Chiesa di via Vinciprova, c’è l’ok del Genio Civile

Via libera per costruire dopo 4 mesi dalla prima pietra di Moretti, ora tocca al Comune

Salerno.  

Il nullaosta è arrivato lunedì scorso con il Comune di Salerno che, adesso, può iniziare i lavori per la tanto attesa Chiesa di via Vinciprova. Un locale di culto che i residenti attendevano da quando iniziarono i lavori per la realizzazione della Lungoirno, con conseguente abbattimento della vecchia Chiesa che si ritrovava proprio al centro del progetto. La chiesa che apparterrà alla parrocchia di San Giuseppe Lavoratore era stata richiesta da tempo dai cittadini del quartiere, costretti in questi anni a chiedere “ospitalità” in altri luoghi.

E dopo l’annuncio in campagna elettorale erano trascorsi quattro mesi senza colpo ferire se non con il transennamento, e relativo isolamento della zona, che comprendeva anche parte dei giardinetti pubblici, con annesse aree di svago per i più piccini. Ma dal quel 23 maggio, dalla posa della prima pietra da parte dell’arcivescovo Moretti alla presenza del candidato sindaco Enzo Napoli e quello al Consiglio comunale Salvatore Telese, nulla era stato fatto.  Non senza il mugugno di qualche residente che pensava all’ennesima propaganda elettorale, visti anche i tempi. Tutta colpa d’alcune modifiche nel progetto originario da parte degli ingegneri comunali che impedivano al Genio Civile di dare il nullaosta per la realizzazione. Alla fine, tutto è stato compiuto, con il delicato iter burocratico che si sarebbe concluso lunedì scorso e con il via libera “in pectore” di avviare la realizzazione.

Ora tutto dipende dal Comune di Salerno per la Chiesa che apparterrà alla parrocchia di San Giuseppe Lavoratore. Una chiesa che avrà una dimensione di circa 600 metri quadri, 12 di larghezza e 20 di profondità e per 150 posti complessivi. A completamento dei lavori, era stata prevista la riqualificazione dell’area di pertinenza della struttura mediante la realizzazione di percorsi pedonali. Questo nella teoria, con i fedeli di via Vinciprova che attendono con pazienza cristiana. Ma adesso, l’attesa potrebbe essere davvero breve. 

 

Antonio Roma