Salerno, oltre un secolo di carcere per i pusher del lockdown

Avevano allestito un giro d'affari superiore ai 100mila euro al mese

salerno oltre un secolo di carcere per i pusher del lockdown
Salerno.  

Avevano conquistato il monopolio dello spaccio a Salerno e in alcune zone della provincia, proseguendo l'attività illecita perfino durante il periodo del Covid. È arrivata a conclusione l'inchiesta condotta dalla Procura di Salerno sui “pusher del lockdown”. La Corte di Cassazione ha respinto i ricorsi avanzati dai legali, rendendo definitive le pene per gli imputati. Complessivamente è di oltre un secolo di carcere la pena disposta dai giudici per capi e gregari dell'associazione. Gli ermellini hanno accolto soltanto un ricorso, annullando la sentenza e rinviando il procedimento alla Corte d'Appello di Napoli.

Dalle indagini era emerso che gli imputati avevano messo in piedi una gang, suddivisa in due gruppi, con ruoli specifici e zone di competenza. Gli investigatori hanno appurato che, attraverso lo spaccio di cocaina, crack e marijuana era stato messo in piedi un giro d'affari che fruttava fino a 100mila euro al mese. Attività illecite che non si erano fermate nemmeno durante il periodo del lockdown.