Sui parcheggi sotterranei di piazza Cavour si preannuncia una stagione di ricorsi. Dopo l’annullamento dell’aggiudica dei lavori da parte del Comune di Salerno, l’Ati che fa capo alla ditta Andreozzi è pronta al ricorso. Tanto da pensare anche di ricorrere al Tribunale ordinario per citare in danno l’amministrazione comunale per la mancata apertura del cantiere di piazza Cavour. Insomma, l’intenzione sarebbe di impugnare il provvedimento in autotutela del Comune di Salerno dopo aver accertato delle “criticità fiscali” nella documentazione della ditta aggiudicatici. Criticità che non sarebbero definitive, ma in via d’accertamento, così come contestano gli imprenditori, tanto che le stesse verifiche dell’Agenzia delle Entrate sarebbero state già impugnate, con sospensione del procedimento. E su questa tesi che si dovrebbe basare la difesa dei costruttori “gelati” dal provvedimento comunale di annullare la realizzazione dei box sotterranei di piazza Cavour. Di certo, sull’opera in project financing, che era stata aggiudicata quattro anni all’Ati composta dalle ditte Andreozzi, Forte e Fenice per la realizzazione di 236 box auto di cui 90 pertinenziali, resta una maledizione. Quattro anni d’istanze e ricorsi nell’attesa del superamento dei dubbi della Soprintendenza, oltre che ordinanze del Tar e del Consiglio di Stato. Insomma proprio quando tutto sembrava concluso, con la possibilità che in piazza Cavour si procedesse all’apertura del cantiere, la doccia fredda di una documentazione fiscale “bocciata” dal Comune di Salerno. Un rifiuto arrivato direttamente dal Settore Attività Produttive del Comune di Salerno con il direttore Alberto Di Lorenzo che ha praticamente cancellato con la determina l’aggiudicazione dei lavori in piazza Cavour.
Redazione