Con l’aggiudica dell’appalto per la realizzazione delle opere luminose alla Iren di Torino, parte ufficialmente l’edizione numero 11 di Luci d’Artista. Ritenuta valida l’unica offerta pervenuta a Palazzo Guerre nell’apposito bando d’evidenza pubblica, si è mossa la macchina dell’organizzazione di una kermesse luminosa croce e delizia, soprattutto dei residenti del centro di Salerno. E quest’anno la croce potrebbe essere raddoppiata, visto che dalle indicazioni della determina dirigenziale si potrebbe sfiorare i quattro mesi d’accensione. Già, perché Luci d’Artista potrà durare fino a febbraio inoltrato, con lo smontaggio delle opere luminose che è previsto, per contratto, entro la fine di marzo. Nel mezzo un bando di 2,3 milioni di euro per l’allestimento di 23 punti luce individuati dall’amministrazione comunale, deputati a catalizzare l’attenzione dei visitatori durante la manifestazione luminosa. Tra l’altro la Iren Torino, controllata dal gruppo Iren Energia nella città della Mole ha in gestione anche gli impianti d’illuminazione pubblica nonché il servizio semaforico con 655 impianti con led a basso consumo. Insomma, l’azienda torinese è più che nota in città, visto che in tutte le precedenti manifestazioni luminose era la ditta incaricata della realizzazione, anche se con affidamento diretto. E proprio sul bando delle Luci d’Artista fino allo scorso mese di giugno c’erano dei dubbi da parte dell’Anac, con Raffaele Cantone che voleva vederci chiaro nel bando di gara proposto dal Comune di Salerno. Tanto che la stessa procedura era da rifare, con l’atto di gara che doveva essere riformulato in conformità al decreto legislativo numero 50 del 18 aprile sul riordino della disciplina in materia di contratti pubblici per lavori, servizi e forniture.
Redazione