Il Comune ritorna ad assumere, arriva il "concorsone"

A distanza di 15 anni potrebbero essere inseriti nuovi dipendenti nella pianta organica

Salerno.  

A distanza d’anni, quasi 15, al Comune di Salerno potrebbe essere pubblicato un bando pubblico per assumere personale a tempo indeterminato. La notizia è ghiotta, visto che in questi anni da Palazzo Guerra si è provveduto sempre ad assumere a tempo determinato e mai implementando la pianta organica del personale. Il condizionale, però, è d’obbligo, nell’attesa del termine della ricognizione del personale che realmente necessita per la vita amministrativa di Palazzo di Città ma anche per quella finanziaria, per trovare la necessaria copertura per i nuovi assunti. Alla fine potrebbe essere bandito il “concorsone” per assumere figure professionali a tempo indeterminato che variano dagli amministrativi, ai tecnici fino ad arrivare ai vigili urbani. Ma tutto a partire dal prossimo anno, con l’inserimento nel piano triennale dell’Ente. Allo stato attuale, secondo stime sindacali, mancherebbero nella pianta organica comunale almeno 500 dipendenti, tanti quanti sono passati nella fase di pensionamento senza l’adeguato ricambio, con le assunzioni che sono bloccate da tempo immemorabile. Ma tutto dipenderà anche dalla disponibilità finanziaria dell’Ente, che non naviga certo nell’oro come tutti i Comuni d’Italia, con i posti disponibili per l’assunzione che sarebbe minore di quanto realmente necessario. “Almeno una cinquantina fra amministrativi e tecnici, escludendo personale della Polizia Municipale. Sarebbe il minimo che servirebbe a tamponare l’emergenza nell’attesa che le casse comunali possano diventare più floride”, fanno sapere dai sindacati della Funzione Pubblica. Insomma, su conti approssimativi dovrebbero essere una settantina i dipendenti che potrebbero essere assunti al termine del bando concorsuale con una cinquantina fra amministrativi e tecnici e una ventina di vigili urbani. Tutti a contratto a tempo indeterminato per quella che è una vera e propria notizia a Palazzo Guerra. Non solo, con i settori che dovrebbero essere sottoposti ad una robusta rivisitazione, anche per evitare dispersioni di forza lavoro. Un accorpamento necessario per ottimizzare tutti i servizi da rendere ai cittadini. 

 

Antonio Roma