Capire le cause per spiegare le cose che accadono

Dietro guerre e terrorismo c'è il mondo islamico che non vuole soccombere al potere economico

capire le cause per spiegare le cose che accadono

Prima di decidere politiche e atteggiamenti di valore internazionale, bisogna capire bene gli aspetti che possono influenzare i risultati

di Luigi Mainolfi

Prima di giudicare i fatti che avvengono nel Mondo, bisogna capire le loro cause. Bisogna capire se le cause sono nate nelle zone in cui avvengono i fatti o altrove e se la loro natura è solo economica o anche ideologica o religiosa. Questa esigenza oggi è più forte.

Anche perché, “ le Guerre attuali sono senza confini”, “la sovranità territoriale è ormai violata o ignorata” e sono tornati “ i capitani di ventura”, che vengono pagati per provocare conflitti, come è avvenuto il 7 ottobre a danno di Israele. La non conoscenza delle vere cause ha prodotto reazioni confuse e pericolose, come l’esplosione del sentimento anti ebrei.

L’attentato avvenuto a Mosca, la ricomparsa dell’ISIS e del fondamentalismo islamico dovrebbero essere valutati con più attenzione e non come fatti di cronaca. Anche il comportamento sornione della Cina, il clima elettorale americano, la dinamicità economica dell’India e di buona parte dell’Africa richiedono valutazioni non superciali. Purtroppo, le cose lette e sentite a commento del conflitto Russia-Ucraina e di quello tra Hamas e Israele dimostrano la non conoscenza della storia di buona parte della classe politica.

Non bisogna dimenticare avvenimenti che hanno segnato dei passaggi importanti nel corso dei secoli, con conseguenze sulle economie di vaste zone del mondo, come la Guerra Santa, la Compagnia delle Indie, la scoperta dell’America, la Rivoluzione Russa, il Libretto rosso di Mao, l’occupazione di gran parte dell’Africa settentrionale da parte di Stati Europei, ecc..

Se analizziamo i vari avvenimenti, constatiamo che le loro cause erano state di diversa natura: economica, religiosa e ideologica. Le cose lette e ascoltate sul conflitto Russia –Ucraina e su quello tra Israele e Hamas-Palestina dimostrano la miopia politica degli opinionisti. L’attentato terroristico al Crocus City Hall di Mosca ad opera di terroristi JISIS e le minacce a Israele da parte dell’Iran, la ricomparsa della minaccia di una Guerra Santa dimostrano che è in corso un tentativo destabilizzante, forse anche per evitare che l’eventuale accordo tra Cina, Stati Uniti e Russia, potesse ostacolare la crescita del mondo islamico e di quello indiano. A seguito dell’ invasione russa dell’Ucraina, l’U.E., in accordo con la NATO, decise una serie di sanzioni contro la Russia per indebolire la sua base economica. Gli ultimi dati sulla situazione economica della Russia dimostrano che si sta verificando il contrario di quanto si sperava. Il Pil russo sta crescendo e i rapporti commerciali con gli altri Paesi sono ripresi, anche grazie al comportamento della Cina.

Quanto innanzi vuole consigliare che, prima di decidere politiche e atteggiamenti di valore internazionale, bisogna capire bene gli aspetti che possono influenzare i risultati. Metodo, che andrebbe seguito anche a livello nazionale e, ancora di più, a livello locale. Purtroppo,la realtà non lascia ben sperare.