La società sportiva Virtus Goti ’97, dopo la gara di recupero contro la Dionis Telesia, disputata sul campo ‘Razzano’ di Durazzano il 18 marzo e vinta per 2-1 dai goti, ha deciso di chiarire le troppe chiacchiere che hanno preceduto la gara stessa, decidendo di tornare solo in quest’occasione su quanto accaduto.
Il primo punto su cui fare chiarezza è quello relativo alla chiusura degli spalti per i tifosi ospiti, dispositivo pervenuto dalla Prefettura di Benevento. Nei giorni precedenti la gara tra Virtus Goti ’97 e Dionis Telesia, in programma da calendario per il 7 marzo scorso, si sono svolti degli incontri istituzionali, voluti dal sindaco di S. Agata de’ Goti, Carmine Valentino e dal Comandante della locale stazione dei Carabinieri, Antonino Lombardo. A tale incontro hanno preso parte la dirigenza della Virtus Goti ’97 e l’allenatore ed il preparatore atletico della Dionis Telesia. Dal momento che gli spalti del ‘Razzano’ di Durazzano hanno un limite di capienza pari a 99 persone, le Forze dell'Ordine nell’ambito dell’incontro, si sono informate sul reale numero di sostenitori della Dionis Telesia che presumibilmente avrebbero potuto assistere alla partita di cartello del 7 marzo scorso. Alla domanda è stato risposto che non sarebbero venute più di 7 persone, compresi i familiari, per cui la dirigenza della Virtus Goti ’97, ha organizzato la distribuzione dei tifosi ospiti in base al numero di sostenitori confermati da entrambe le squadre, decidendo di dislocare l’esiguo seguito della Dionis Telesia sulle gradinate laterali del ‘Razzano’, e con sacrificio ed assumendosi la responsabilità personale della decisione, di lasciare ai locali le gradinate centrali. Il 7 marzo, invece, ad assistere alla gara si sono presentate oltre 40 persone, spiazzando i responsabili della sicurezza della Virtus Goti ’97. A causa del forte vento, poi, la gara è stata rinviata dall’arbitro, ma sono stati acquisiti, in vista del recupero, elementi relativi al reale seguito della Dionis Telesia. Si è perciò ritenuto opportuno informare le autorità competenti. Dal momento che i sostenitori della Dionis Telesia erano evidentemente più di 7, contrariamente a quanto dichiarato, e la Virtus Goti ’97 ha un nutrito seguito di tifosi, ognuno per le proprie competenze, ha ritenuto inopportuno che entrambe le tifoserie seguissero assieme la gara. Pertanto, la decisione finale è passata nelle mani della Prefettura e Questura di Benevento, i quali hanno stabilito, come in altri casi, di vietare l'ingresso ai tifosi ospiti.
La domanda dell'uomo della strada, allora, nasce spontanea: perché non seguire tutti assieme la partita sulle gradinate centrali? Purtroppo esiste un esiguo numero di ‘sostenitori’ della Dionis Telesia, santagatesi di nascita, che nel corso del Campionato di Prima Categoria non hanno mai nascosto il loro ostracismo nei confronti della Virtus Goti ‘97 e che hanno spinto gli organi competenti, in via precauzionale, ad evitare contatti con i tifosi goti. Non sono comunque mancati incontri per cercare di far entrare sulle gradinate centrali del ‘Razzano’ almeno una rappresentanza di dirigenti e sostenitori della Dionis Telesia, senza mai oltrepassare i limiti imposti dalla Prefettura. A tal proposito, a due giorni dalla gara di Durazzano, i vertici della Virtus Goti ’97 hanno avuto un incontro con il massimo rappresentante della Dionis Telesia, Raffaele Varrillo, per cercare di ovviare al divieto di trasferta per i telesini, arrivando quasi a trovare un punto di accordo. La collaborazione, però, è stata rimessa in discussione dal tecnico della Dionis Telesia che senza mezzi termini ha manifestato la sua contrarietà a far partecipare anche solo una rappresentanza della Dionis. Alla luce di quante persone provenienti dalla Valle Telesina ieri erano presenti sugli spalti, sembra che sia passato il messaggio del tecnico, deludendo i vertici della Virtus Goti ’97 che, ancora una volta, assumendosi responsabilità personali, si erano prodigati per consentire l'ingresso di una rappresentativa della Dionis Telesia. Sta di fatto che la partita di ieri è stata vista da tanti sostenitori del calcio, a prescindere dai colori per cui si tifa, e grazie anche all’ottima organizzazione della Virtus Goti ’97 e con il sostegno delle Forze dell'Ordine, tutto è filato liscio come l’olio, così come dovrebbe essere per tutte le partite di calcio. Per quanto riguarda, poi, il calcio giocato, la gara è stata meritatamente vinta sul campo dalla Virtus Goti ’97.
Altro punto su cui la Virtus Goti ’97 vuole tornare è quella relativa alla pubblicazione di articoli che non sempre fanno il bene del calcio. Forse per avere qualche visualizzazione in più, l’ex presidente del Real Cerreto, alla vigilia della gara di recupero tra Virtus Goti ’97 e Dionis Telesia, invece di approfondire i motivi per cui la Prefettura era arrivata alla decisione di vietare la trasferta agli ospiti, con un suo articolo, ha solo alimentato presunti dissidi tra le due società. Dissapori che però sono stati smentiti dagli ottimi rapporti che intercorrono tra i vertici delle due squadre di calcio. Inoltre, in un passaggio ha anche sottolineato che, presente alla gara d’andata tra goti e telesini, “seduto tra l’altro accanto alla tifoseria della Virtus Goti ’97 che per onestà devo sottolineare, pur riconoscendomi, non manifestò alcuna ostilità nonostante le aspre polemiche conseguenti l’episodio di Durazzano dello scorso anno”. Cosa si aspettava l'ex presidente del Real Cerreto? In più di una partita, in casa o in trasferta, i tifosi della Virtus Goti ’97 hanno sempre dimostrato senso civico e rispetto, sostenendo la squadra per i colori che rappresentano. E null’altro. Inoltre, la Virtus Goti ’97 ci tiene a precisare che nonostante tra i propri tesserati ci sia il figlio del Comandante della locale stazione, mai si sono travalicati i limiti dei rapporti delle due parti.
Ultimo passaggio, per non tornare poi in futuro su storie che ormai fanno parte del passato, in relazione alla gara dello scorso campionato tra Virtus Goti ’97 e Real Cerreto: solo il cambio di percorso del pullman proveniente da Cerreto, non prontamente comunicato, ha fatto si che si creasse un inconveniente con le Forze dell'Ordine.
Queste precisazioni sono sembrate necessarie alla Virtus Goti ’97, alla luce dell’eccesso di chiacchiere e fraintendimenti delle ultime settimane. In futuro non vogliamo più tornare sugli stessi argomenti, dal momento che il principale scopo della società gota è quello di continuare il percorso calcistico che ha intrapreso, centrando, con le vittorie sul campo, l’obiettivo che si è prefissata ad avvio di campionato. Infine, non bisogna tralasciare un altro aspetto importante, ossia quello di valorizzare i giovani talenti del territorio, avvicinare quanta più gente possibile al mondo del calcio, portare avanti insieme a tutte le società, il messaggio che il calcio deve essere uno sport che faciliti l'unione, che allontani i giovani dalle strade con la speranza che uno di loro un giorno possa rappresentare i colori della nostra terra in stadi di primo livello, come già successo anni addietro.
Questo perché il calcio deve unire e mai dividere.