Benevento? Non è una città per mamme, e forse neppure per bimbi. Lo spiegano i numeri, incrociati tra loro, relativi al tasso di natalità, al numero di asili nido, e soprattutto alla possibilità, per le mamme di trovare un lavoro.
Perché, anche secondo l'Infodata del Sole 24 Ore, c'è una fortissima correlazione tra la presenza di asili nido sul territorio e il tasso occupazionale delle mamme: a più alta concentrazione di posti in asilo nido coincide con una maggior possibilità per le mamme di lavorare. Viceversa: dove i posti in asili nido sono pochi, le mamme lavorano poco, considerando che con bimbi così piccoli, senza la possibilità di affidarli al nido, è praticamente impossibile essere mamma e lavoratrice .
E dunque, Benevento da questo punto di vista è terzultima in Italia: i posti negli asili nido pubblici sono un miraggio, roba da vincita alla lotteria, solo un bimbo su cento avrà la possibilità di accedere a un nido pubblico. Migliora la percentuale di bimbi che possono entrare in un nido privato, ma in questo caso è chiaro che non è un discorso che si può estendere a tutti, visti i costi: quasi 7 bimbi su cento, con età compresa tra 0 e 2 anni, hanno possibilità di entrare in una struttura privata.
Per contro, mentre a livello regionale c'è la più bassa possibilità di accedere ai nido pubblici (numeri identici a quelli di Avellino), per quelli privati c'è la più alta disponibilità in Campania.
E qui si arriva all'incrocio con i dati relativi al lavoro. Se Benevento è una delle province con più basso tasso di natalità a livello nazionale, è anche perché è terzultima in Italia per le opportunità di lavoro per le mamme.
Solo il 22 per cento delle donne in età media per avere figli lavora. Dietro ci sono solo Caltanissetta e Vibo Valentia.
Un dato elaborato dall'incrocio tra posti disponibili al nido e tasso di occupazione. Per intenderci, a Bologna, dove su cento bambini 40 possono andare al nido, lavora ben il 73 per cento delle mamme, e ben il 70 per cento dei posti è in asili nido pubblici, comunali dunque.
Sconcertante come sul fondo di questa particolare classifica ci siano tutte le province campane, con dati simili (solo Avellino ha dati più o meno accettabili per l'occupazione femminile)
Dalle risultanze, dunque, appare palese: inutile parlare di bassa natalità, di spopolamento, quando mancano strutture basilari per le famiglie.
Non sarà un caso, che il tasso di occupazione più alto per le donne in età per fare figli sia inj Emilia Romagna, che è allo stesso tempo la regione con il più alto tasso di natalità e con il numero più alto di posti al nido.
Cristiano Vella