Si intitiola Transizioni ed è a cura di Domenico Maria Papa la mostra che sarà inaugurata sabato 7 maggio 2016 alle ore 19 a Montesarchio. La Galleria Nuvole Arte, infatti, propone un confronto tra due personalità di artiste con un proprio compiuto linguaggio ma con un comune percorso di ricerca.
Sara Cancellieri e Rossella Di Micco sviluppano un progetto che pur mantenendo riconoscibili differenti prospettive, esplorano contenuti condivisi: una distanza netta separa le loro produzioni, ma al tempo stesso le mantiene vicine. Vale la pena ricordare che la storia dell'arte, soprattutto recente, si alimenta nel confronto e nel dialogo tra artisti. Dialogo, appunto, è il luogo nel quale si mette in opera un rapporto, ma che implica uno spazio di separazione. Dia-logoi è l'etimo che nel prefisso dià segna l'alterità. L'altro è chi non sono io e che mi sta di fronte.
Quello avviato da Sara Cancellieri e Rossella Di Micco è un dialogo che si rappresenta visibilmente nella forma circolare che disegnano nella galleria. Forma circolare che proprio nel gesto compiuto nel tracciarla tiene insieme e contemporaneamente allontana. Il lavoro presentato in mostra muove da una riflessione su una divinità antica di quei luoghi ancora densi di suggestioni mitologiche che sono le terre più interne della Campania. Mefite è la dea osca alla quale le artiste tributano una riflessione. È la dea che sorveglia i passaggi e le condizioni mediane, che favorisce la fecondità, ma è anche la dea dell'ebbrezza, dei vapori inebrianti. Ciascuna con il proprio linguaggio, Sara Cancellieri e Rossella Di Micco esplorano le suggestioni ispirate da Mefite e dai suoi paesaggi. Sara Cancellieri approfondisce le potenzialità della grafite, dunque di un materiale ctonio, nero del carbonio che accompagna ogni fenomeno vulcanico. Ha prodotto lavori che hanno a che fare con il disegno, ma che immediatamente si fanno pittura, una pittura densa e piena, stratificata come una geologia. Le figure, profili di paesaggi, si intuiscono appena nel chiarore lasciato dalla materia scura.Rossella di Micco, invece parte dalla pittura per arrivare alla fotografia, ma senza mai abbandonare la propria opera al dominio dell'immagine fotografica. La composizione, la posa, l'uso di simboli e l'accento posto sul colore avvicinano l'opera al quadro, quasi in una reinterpretazione del pittorialismo degli albori della fotografia. Il soggetto, spesso la stessa artista, si ritrae come in uno specchio e specchiante è la simmetria dell'immagine. In questo caso, come nel caso di Narciso che si specchia nella superficie dell'acqua, la distanza per il dialogo diviene impossibile: l'altro coincide con il sé.
Per le artiste, il progetto consiste nel praticare una condizione di attraversamento e di passaggio, tra ambiti e tecniche diverse, tra forme e linguaggi, tra personalità e ricerche, che rimane un omaggio di bellezza all'antica divinità.
Madel