Assegni per i disabili, condannati due avvocati

Prescrizione per un terzo. Assolta una funzionaria di banca

Benevento.  

Due condanne, un'assoluzione e la dichiarazione di intervenuta prescrizione per uno degli imputati. E' la sentenza pronunciata dal Tribunale, così come proposto dal pm Assunta Tillo, nel processo nei confronti delle quattro persone chiamate in causa da un'indagine del sostituto procuratore Giovanni Tartaglia Polcini e della guardia di finanza su un giro di assegni – 54, per un importo complessivo di 2 milioni e 200mila euro - destinati alle famiglie dei disabili.

In particolare, la pena di 5 e 4 anni è stata decisa, rispettivamente, per gli avvocati Ferdinando Di Cerbo, 58 anni, di Benevento, e Mariantonietta Calligaro, 55 anni, di San Giorgio del Sannio. Per entrambi l'interdizione dai pubblici uffici per 5 anni. Assolta, perchè il fatto non costituisce reato, Tullia Bartolini, 50 anni, di Benevento, funzionario della Unicredit. Il non doversi procedere, per l'intervenuta prescrizione del reato di appropriazione indebita, è stato stabilito per l'avvocato Giancarlo Di Cerbo, 56 anni.

Assoluzione, perchè il fatto non sussiste, e dichiarazione di prescrizione per Ferdinando Di Cerbo e Calligaro in relazione ad alcune imputazioni di falso. I due professonisti sono stati condannati anche al risarcimento dei danni, da liquidarsi in separata sede, in favore di due sole parti civili: la Bnl e un privato.

Con l'esclusione di Giancarlo Di Cerbo, al quale era contestata, come detto, l'appropriazione indebita, per gli altri le accuse a vario titolo di riciclaggio e falso. L'attività investigativa era stata puntata su 54 assegni derivanti da una procedura esecutiva avviata contro la Regione Campania in materia di contributi per le famiglie che assistono direttamente soggetti non autosufficienti portatori di handicap. Secondo la Procura, invece che in quelle dei destinatari, i titoli sarebbero passati in altre mani. Da qui l'addebito di appropriazione indebita nei confronti di Giancarlo Di Cerbo, che avrebbe avuto gli stessi titoli nella sua disponibilità per l'attività prestata in favore dei clienti. Gli assegni sarebbero poi stati movimentati su una serie di conti correnti. E' questo il versante che ha indotto la Procura a prospettare il riciclaggio.

Sono stati impegnati nella difesa gli avvocati Angelo Leone (per Ferdinando Di Cerbo), Marcello D'Auria e Gianleonardo Caruso (per Calligaro), Vincenzo Regardi (per Giancarlo Di Cerbo) e Andrea De Longis junior (per Bartolini),

Nel processo si erano costituiti parti civili otto persone (sono state rappresentate dagli avvocati Roberto Verusio, Giuseppe Vanorio, Luca Russo, Fabio Russo, Fulvio Crovella, Licia Simeone, Giovanni Grassi e Patrizia Pastore ), la Bnl e Mediolanum con gli avvocati Massimo Bevere e Ivan Tortorici.

Esp