Precipita da un soppalco mentre lavora: il dramma di Pasquale che aveva 51 anni

L'incidente in un cantiere a San Salvatore Telesino nel 2020, chiesti quattro rinvii a giudizio

precipita da un soppalco mentre lavora il dramma di pasquale che aveva 51 anni
Benevento.  

Il suo cuore aveva resistito due settimane, poi si era fermato per sempre, gettando nella disperazione quanti gli volevano bene. Pasquale Gisondi aveva 51 anni quando il 12 novembre 2020 era morto nell'ospedale di Nocera Inferiore, dove era stato trasportato per i traumi riportati il 28 ottobre mentre lavorava in un cantiere a San Salvatore Telesino. Secondo gli inquirenti, mentre effettuava delle misure, come lavoratore autonomo, era precipitato da un soppalco alto tre metri, finendo, durante la caduta, sui tubi di una impalcatura sottostante.

Un dramma per il quale è stato chiesto il rinvio a giudizio di quattro persone- sono ritenute responsabili, a vario titolo, di presunte violazioni delle norme antinfortunistiche- che il 27 novembre dovranno presentarsi dinanzi al gup Loredana Camerlengo dopo essere state chiamate in causa da una indagine del pm Patrizia Filomena Rosa e dei carabinieri.

Si tratta di Filomena D'Angelo, 31 anni, Antonio D'Angelo, 56 anni, di Valle di Maddaloni, indicati come legale rappresentante della Omnia Cibus srl, nel cui stabile tutto si era verificato, e gestore di fatto, Gennaro Izzo, 51 anni, di Valle di Maddaloni, legale rappresentante della Gbm srl, alla quale i lavori erano stati affidati, e Mario Carrozza, 71 anni, di Telese Terme, dipendente della Gbm fino al 30 agosto del 2020, che avrebbe contattato e condotto sul sito Gisondi, assumendo di fatto – sostiene l'accusa – il ruolo di lavoratore e preposto ai lavori. Sono impegnati nella difesa gli avvocati Ettore Marcarelli, Agostino Imposimato, Fabio Carusone e Vittorio Giaquinto. Per i familiari della vittima gli avvocati Stefano Bagnera ed Ugo Castracane.