"Ha simulato le minacce", chiesto processo per Rosita Galdiero e il suo autista

A luglio, a Roma, udienza preliminare per dirigente nazionale Fiom Cgil, originaria di Solopaca

ha simulato le minacce chiesto processo per rosita galdiero e il suo autista
Benevento.  

Aveva denunciato di essere stata minacciata in due occasioni: prima con un proiettile inesploso contenuto in una busta recapitata presso la sede del sindacato, poi con una lettera trovata nella cassetta postale di casa. Denunce che sono però state ritenute false, al punto che la Procura di Roma ha chiesto il rinvio a giudizio di Rosita Galdiero, 47 anni, originaria di Solopaca, dirigente nazionale della Fiom Cgil, e Fulvio Piccirilli, dipendente della stessa Fiom con mansioni di autista della Galdiero.

Sono gli sviluppi di una indagine diretta dal pm Patrizia Filomena Rosa e condotta dalla Digos sannita anche con il supporto di intercettazioni ambientali, poi trasmessa per competenza all'ufficio inquirente della Capitale. Il 2 luglio l'udienza dinanzi al Gup, che dovrà decidere se spedire a processo o dichiarare il non luogo a procedere nei confronti di Galdiero e Piccirillo, ai quali vengono contestate in concorso le accuse di simulazione di reato, truffa e porto e detenzione illegale di un proiettile inesploso. Quest'ultimo- una cartuccia calibro 9x21- era stato rinvenuto in una missiva che, secondo gli inquirenti, sarebbe stata introdotta dai due imputati negli uffici della Cgil. I fatti si sarebbero verificati tra il 9 ed il 13 giugno 2022 .

L'altra minaccia – un foglio sul quale era riportato l''invito' a stare tranquilla – era stato scoperto nella cassetta della corrispondenza dell'abitazione di Galdiero, a Solopaca, il 29 ottobre 2022.

L'addebito di una presunta truffa riguarda l'assegnazione, da parte del Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica di Roma, di un agente di polizia come tutela e, talvolta, di una sorveglianza rafforzata, con un'auto di servizio e due agenti incaricati di seguirla in tutti i suoi spostamenti. Enorme la solidarietà a Galdiero che era scattata quando si era diffusa la notizia delle minacce denunciate, peraltro anche precedenti.