Calcio e turismo. Vigorito: coinvolgeremo anche la provincia

Presentato il pacchetto promosso da Benevento Calcio e Confindustria

Benevento.  

Studio, capacità, fantasia e coraggio. E la magia di chi ci mette il cuore. C'è tutto dietro all'iniziativa “Week-end a Benevento – quando calcio e turismo fanno squadra”, targata Confindustria e Benevento Calcio, con l'appoggio del Comune.
L'obiettivo? Promuovere la città intercettando presenze legate alle partite di calcio casalinghe in serie B.
Per farlo ecco pacchetti turistici all inclusive studiati per offrire, a chi sceglie di trascorrere un weekend a Benevento, soggiorno, mappe, biglietti di tribuna per la partita con servizio navetta per lo stadio, pranzi tipici e l'incontro con i monumenti attraverso visite guidate.

Il progetto è stato presentato questa mattina in Confindustria. A Fulvio De Toma – Vice Presidente della Sezione Turismo e Tempo Libero di Confindustria Benevento il compito di stabilire gli obiettivi. «Creare una rete tra diversi attori del territorio e contribuire alla risalita del pil per quel che riguarda la filiera turistica». De Toma ha elaborato una previsione «Speriamo che siano almeno 50 i pacchetti venduti per ogni fine settimana».

 

Ha messo in evidenza, invece, la profonda connessione con il territorio, Luca Mazzone – Presidente della Sezione Turismo e Tempo Libero di Confindustria Benevento.
«Il calcio sarà il veicolo per offrire opportunità e promuovere la città» ha chiarito prima di spiegare che il progetto che coinvolge aziende del Sannio, vedrà protagonisti anche l'Istituto alberghiero Le Streghe, l'associazione Verehia, i docenti e i ricercatori dell'Università del Sannio con l'appoggio della professoressa Rossella Del Prete. «Un'iniziativa che entusiasma – ha concluso – e che sarà presentata a Rimini alla fiera del turismo».

Scuola e territorio per far crescere i professionisti del futuro. Luigi Mottola – Dirigente IPSAR Le Streghe, associato alla Sezione Turismo e Tempo Libero di Confindustria Benevento, non ha dubbi: «Il nostro compito è creare professionalità capaci di conoscere il territorio e promuoverlo. Iniziative come questa ce lo permettono».

Guarda al ruolo del calcio come industria, invece, Oberdan Picucci – Assessore al Turismo del Comune di Benevento. «Il calcio, per la sua mediaticità, è lo sport più adatto a progetti come questo, dove sarà volano per mettere in moto l'economia e propagandare bellezze. L'amministrazione comunale – conclude – non può che prestare il suo convinto sostegno al progetto».

Conclusioni affidate ad Oreste Vigorito, Presidente del Benevento Calcio SpA che guarda l'iniziativa da un aspetto originale quanto interessante.
«In queste occasioni – spiega – è il calcio ad essere promosso non la città. Questo sport non può ridursi alla passione che ognuno di noi ha dentro e ad una partita. Visto così è solo un gioco da bambini. Invece c'è molto di più».

L'avvocato Vigorito individua quel significato nella capacità sociale di questo sport. Lo fa disegnando quello che il calcio non deve essere: i cori beceri, gli insulti, gli eccessi, le deviazioni, lo sfogo fine a se stesso. La strada sbagliata, insomma. «Il calcio – aggiunge - che non appartiene al Benevento». Lo spirito da recuperare è quello delle Olimpiadi, capaci di fermare le guerre.

L'idea è quella di vivere la comunità. Non farsi solo guardare, piuttosto sentirsi parte. Dividendo risorse, opportunità, possibilità. Un'idea che si concretizza in tanti progetti. Un'idea che per Oreste Vigorito deve spingere alla «capacità di relazionarsi, all'accoglienza, all'elaborazione di un marchio di ospitalità “made in Sannio”».

Si lascia andare al ricordo del legame con questa terra il Presidente Vigorito. Torna alle montagne del Fortore, ai vigneti di Foglianise, all'odore dei camini della provincia. E ne dichiara l'amore. Quello che è essenziale a promuovere e a far conoscere ciò in cui si crede. Un impegno che oggi prosegue con le iniziative del gruppo editoriale Ottomedia e che ieri si manifestava nella grande esperienza delle energie rinnovabili.

«Non è sempre stato così. Venticinque anni fa questa terra non sapeva nulla di turismo. La politica ha bocciato la produzione di energie rinnovabili, ci ha accusato di violentare il territorio che invece noi abbiamo sposato. Già allora volevo promuovere un turismo che valorizzasse i vecchi tratturi. Riconoscevo il fascino dei borghi della provincia, l'importanza dei sapori di quelle zone. E solo ora, purtroppo, questo discorso comincia ad essere riconosciuto».

 

E l'impegno mai fermo è pronto a rinnovarsi. «Dobbiamo lavorare per mostrare la chiesa di Santa Sofia ma anche San Marco dei Cavoti. Per questo incontrerò i sindaci del Fortore».
L'attenzione del patron dei giallorossi va anche ai giovani studenti dell'Ipsar in sala. A loro offre una permanenza nello stand Ivpc alla Fiera di Rimini per conoscere un'importante realtà e lì promuovere il Sannio.
Una passione contagiosa che guarda al futuro senza paura, capace di sfidare “questioni” millenarie con la consapevolezza del prezzo che paga chi sa vedere le cose prima degli altri.

 

Mariateresa De Lucia