Il progetto appena licenziato dalla giunta di Palazzo Mosti potrebbe, finalmente, segnare la tanto attesa svolta sul fronte delle barriere architettoniche a Benevento. Un argomento di cui si parla poco, il più delle volte solo quando le associazioni di categoria fanno sentire – in maniera sacrosanta – la propria voce. Per dire che la strada da fare per rendere il capoluogo sannita una città alla portata di tutti, nessuno escluso, è ancora lunga. Oltretutto quando è nientemeno il Comune, la casa di tutti (sulla carta) ad essere la prima struttura inaccessibile. Com'è noto, infatti, il municipio non è fruibile dalle persone con difficoltà motorie. L'opportunità per rimediare arriva dal progetto preliminare, licenziato dall'esecutivo, di “Mobilità sostenibile” del PIU Europa per un costo pari a 1,3 milioni di euro. Il progetto si articola in tre interventi differenti.
Il primo riguarda l'ammodernamento dell'impianto di via del Pomerio. Qui si procederà al ripristino della scala mobile in salita dal livello di palazzo Impregilo, mentre al posto della seconda scala mobile, verrà realizzato un ascensore inclinato. Il secondo intervento consisterà nella realizzazione di un collegamento (tramite scala non meccanizzata) tra via delle Puglie e via Annunziata all’altezza di palazzo Mosti e nell’installazione di un ascensore nella stessa sede comunale. Intervento atteso da anni che consentirà di adeguare la sede centrale del Comune alla normativa in materia di superamento ed eliminazione delle barriere architettoniche. Da anni si attendono novità in tal senso. Con l'associazione nazionale mutilati e invalidi civili che ha persino portato, tempo fa, il Comune in tribunale. Tempo è passato, ed altro ancora si renderà necessario prima che anche il municipio si adegui. Insomma, la strada è ancora lunga.
Mariano De Luca, presidente provinciale Anmic e della federazione che racchiude tutte le sigle, prova comunque a vedere il lato positivo. “La nostra lotta per la scala mobile di via del Pomerio e dell'ascensore a Palazzo Mosti va avanti da tempo. Nel tempo si sono susseguiti impegni e prese di posizione, anche dopo che abbiamo denunciato il Comune”, spiega ad Ottopagine.
“Nel frattempo, per via del Pomerio, siamo riusciti a strappare l'autorizzazione quantomeno per poter accedere direttamente con l'auto per gli adempimenti necessari. Certo – riprende De Luca – il fatto che sia stato approvato il progetto è un passaggio positivo. C'è voluto non poco tempo, ma il fine ultimo è sempre quello di veder cadere una dopo l'altra tutte queste barriere che impediscono una libera mobilità ai cittadini”. E' evidente, però, che il problema non riguarda soltanto la casa municipale. Le difficoltà per chi ha problemi negli spostamenti a Benevento sono innumerevoli.
?“Infatti non possiamo certamente dire che tutto sia risolto – riprende il presidente dell'associazione mutilati e invalidi –. Mancano, drammaticamente, occasioni per vivere davvero la città. Per fare in modo che i disabili, tutti, possano circolare liberamente. Negli uffici municipali ma anche altrove”. Il riferimento non è casuale. “Servirebbero marciapiedi attrezzati, con scivoli liberi e fruibili. Non pensiamo di chiedere molto – aggiunge il presidente – se vogliamo almeno passeggiare liberamente nella nostra città. Invece spesso bisogna fare i conti con strutture sconnesse e difficili da percorrere. La verità – conclude De Luca – è che Benevento non è per tutti quelli che la abitano. E non smetteremo mai di lavorare affinché nell'immediato futuro le cose possano finalmente cambiare”.
Giovanbattista Lanzilli