A Benevento "Imprese del sud" con lo sguardo in Europa

Network associativo nato per supportare le realtà imprenditoriali del Sud

Benevento.  

Presentato ieri a Benevento nella Club House del Circolo Green Park il network associativo “Imprese del sud” nato per supportare le attività di impresa delle realtà imprenditoriali e professionali del Sud Italia, creando una rete tra gli stessi, con l'obiettivo di svolgere una funzione di tutela delle aziende operanti nel difficile contesto meridionale. 

A tenere a battesimo questa nuova realtà dopo una approfondita introduzione del coordinatore della delegazione territoriale del Sannio Rolando Di Bernardo, sono stati il Presidente della Camera di Commercio di Benevento Antonio Campese, Rossella Del Prete docente dell’Università del Sannio, Alfredo Montefusco, consulente bancario e finanziario ed il Presidente Nazionale di Imprese del Sud Sergio Passariello, che ha tratto le conclusioni dell’affollato incontro.

Davanti ad una nutrita rappresentanza territoriale della Campania, di imprenditori sanniti, della provincia di Avellino e Napoli, sono stati discussi i temi riguardanti lo squilibrio economico, civile, sociale, culturale, occupazionale, etico finanziario e ambientali che attanagliano l’economia del Mezzogiorno.

“Occorre dare immediatamente soluzione ad una serie di problemi che attanagliano il nostro territorio e diviene imprescindibile – ha rimarcato il coordinatore territoriale Rolando Di Bernardo - chiarire le posizioni politiche di chi si pone a governare per i prossimi cinque anni questa meravigliosa regione, su un progetto condiviso che rilanci con il territorio sannita, l’ambiente, la salute e l’economia locale”.

Il Presidente della Camera di Commercio ha snocciolato alcuni dati statistici riguardo le attività economiche ed imprenditoriali, segnalando una lieve quanto fragile ripresa in alcuni settori, che farebbero ben sperare per il futuro. E’ toccato poi ad Alfredo Montefusco rimarcare il ruolo del sistema bancario meridionale di fatto totalmente assorbito dal sistema bancario del Nord, segnalando la mancanza di una  banca commerciale o a una merchant bank. “Lo sviluppo del Mezzogiorno – ha dichiarato Montefusco - oggi dipende fortemente dalla capacità di selezionare gli investimenti, evitando il razionamento del credito che impedisce ai progetti migliori di realizzarsi.
Quello che serve di più è quindi una merchant bank che, grazie al radicamento territoriale, riduca l’attuale asimmetria informativa, mostrandosi capace di selezionare le opportunità di investimento più serie e di attrarre, di conseguenza, quei capitali di rischio che oggi non affluiscono”.

Una un’analisi appassionante, lucida, circostanziata e approfondita sui rapporti tra cultura, turismo ed economia per far uscire il Paese dalle secche delle crisi, ma anche per ricondurlo su un nuovo percorso di crescita sostenibile e duratura, è stata fatta dalla professoressa Rossella Del Prete, docente all’Università del Sannio.

“E’ necessario ripartire dal nostro capitale più importante. Abbiamo uno straordinario brand, che è ancora forte nell’immaginario internazionale e nella capacità di penetrazione commerciale che può funzionare per attrarre i turisti, far conoscere i luoghi minori e cittadine sconosciute, riempire gli alberghi. Dobbiamo rapidamente colmare questo ritardo creando distretti culturali e tematici, sviluppando le reti, come le città del vino, i circuiti teatrali, i percorsi tematici di cui sono ricchi i nostri territori. Occorre promuovere l’enogastronomia – ha rimarcato la professoressa Del Prete - ma anche l’artigianato artistico, l’opera e il bel canto, le competenze dei restauratori e i sistemi di tutela dei beni culturali. Questo ci chiede il mercato internazionale. Dobbiamo essere capaci di organizzare e promuovere i nostri punti di forza se non vogliamo scivolare ancora nella classifica turistica. Cultura, turismo, ambiente non possono essere considerati semplici comparti dell’economia, ma al contrario devono essere posti al centro della programmazione della gestione dei territori e oggetto di politiche trasversali. Se non attiviamo una strategia alta e forte che punti al lungo periodo in un’ottica di sviluppo del Paese, difficilmente risaliremo la china.”

Le conclusioni sono state tratte dal Presidente nazionale Sergio Passariello che ha inteso rimarcare che occorre occuparsi del Sud, dei suoi problemi, delle sue difficoltà e delle sue opportunità, vuol dire occuparsi del futuro dell’intero Paese. “Bisogna concretamente rimettere al centro dell’agenda politica e di governo i temi del lavoro, della legalità, delle donne e dei giovani. Per favorire questa prospettiva – ha concluso il presidente Passariello - le energie migliori del Mezzogiorno e del Paese sono chiamate a fare la loro parte. È su questi i temi che tutti siamo chiamati a dare una risposta al di là delle tante parole che abbiamo ascoltato finora. Auspichiamo che tutti si confrontino e diano risposte concrete e non demagogiche a partire da questi fattori negativi da noi indicati. Risolvere la questione meridionale potrà consentire al Paese Italia nella sua interezza di uscire da questa gravissima condizione. Imprese del Sud è pronta ad accettare questa sfida.”

Redazione