A Benevento e nella relativa provincia si stanno moltiplicando gli interventi effettuati dalle Guardie Ambientali dell’ALPA (Gruppi Ricerca Ecologica) e del GOA (Federazione Nazionale Pro Vita) a tutela dell’ambiente, del paesaggio e degli animali. Coerentemente con le finalità di tali organizzazioni, dette Guardie, dotate di competenze specifiche nelle materie relative proprio alla protezione degli animali, alla vigilanza venatoria, alla vigilanza ittica, alla vigilanza tartufigena e sulla flora spontanea endemica e rara, mirano, con le loro operazioni a contrastare diversi fenomeni illegali, tra i quali emergono, con sempre maggiore prepotenza, il bracconaggio, che si esplica nell’utilizzo di richiami e strumenti vietati dalla legge (tra cui lacci per la cattura dei cinghiali, fonofili e anatidi finti posizionati a pelo d’acqua sui laghi); e l’inquinamento ambientale a danno di fiumi e strade, trattati sempre più spesso come vere e proprie discariche. Numerosi sono stati e continuano ad essere i verbali emessi nei confronti dei trasgressori così come molti sono i sequestri e le notizie di reato trasmessi alle Autorità competenti.
Accanto alla rilevazione ed alla segnalazione di infrazioni ed illeciti, si stanno intensificando le attività di controllo sul territorio, finalizzate alla prevenzione dei reati contro la flora e la fauna. A tal proposito, le Guardie Ambientali della Federazione Pro Vita continuano a svolgere, a titolo di volontariato e con crescente abnegazione e senso del dovere, un costante servizio di vigilanza presso parchi, boschi, argini dei fiumi, laghi, dighe ed ogni altro luogo che si possa ritenere “sensibile” in tal senso. Non di rado le attività vengono svolte in notturna, con il raggiungimento di risultati significativi su più fronti: le pattuglie sono infatti dispiegate sull’intera provincia sannita, dalla Valle Telesina all’area del capoluogo alle zone che si addentrano nel Fortore.
Il servizio svolto tutti i giorni della settimana ha il suo picco nella giornata della domenica quando vengono messe in capo almeno n. 4 pattuglie alla guida delle quali si pongono personalmente i rispettivi comandanti Dario Rapuano e Giovanni Bovino coordinati dal Presidente della Federazione nazionale Pro Vita Filomeno Bovino, delle quali una per l’accertamento di specifiche violazioni in materia di randagismo e tutela animale, una per l’accertamento di violazioni sulla pesca e la tutela delle acque pubbliche e n. 2 pattuglie per la verifica di specifiche segnalazioni che, qualche domenica fa, in agro del comune di solopaca, hanno accertato la presenza di materiale dannoso per la salute pubblica sversato nei pressi del fiume calore ed, a qualche centinaio di metri, in un laghetto artificiale, la presenza di finti anatidi che, unitamente ai richiami vietati servono per attirare la fauna selvatica.
Nella Giornata di lunedì invece, in località Torello di Melizzano, in una cassa di ferro opportunamente interrata, veniva rinvenuto un richiamo elettroacustico vietato dalla legge penale per l’attività venatoria sebbene la caccia sia chiusa da tempo. Tale stato di fatto sta a dimostrare che gente senza scrupoli, con la convinzione di farla franca, continua imperterrita a violare la Legge in danno degli animali e dell’Ambiente.
Sannio: quanti bracconieri in attività
Trovati numerosi richiami illegali
Benevento.