Come anticipato nel primo pomeriggio, la Tribuna Terminio dello stadio "Partenio Lombardi" è stata sequestrata: potrebbero esserci nuovi sviluppi nell’ambito dell’indagine iniziata lo scorso 19 agosto con l’acquisizione a Palazzo di Città, da parte degli uomini della squadra mobile guidati da Marcello Castello, di una massiccia mole di documenti riguardanti i rapporti tra Comune e U.S. Avellino relativi al lavori e convenzione d’utilizzo dell’impianto di via Zoccolari. Questo pomeriggio gli stessi uomini della squadra mobile, alla presenza del già citato dottor Castello, hanno apposto i sigilli agli ingressi del settore e lungo il perimetro dello stesso. Sarebbero emerse delle criticità ereditate dai precedenti lavori per l’eliminazione del fenomeno di carbonatazione della struttura, ormai obsoleta. Dopo un sopralluogo effettuato ieri mattina dagli stessi agenti della mobile insieme ad un consulente della Procura della Repubblica, e ad alcuni rappresentanti dei vigili del fuoco, sarebbe stata riscontrata la caduta di alcuni calcinacci. Il provvedimento è stato notificato al Comune di Avellino, proprietario dello stadio, ed alla società presieduta Walter Taccone, che abbandonando la copertura adiacente agli spogliatoi, in auto, non ha voluto rilasciare dichiarazioni. Al termine di un pomeriggio concitato, respingendo fermamente l’ipotesi di problemi relativi ai lavori anti-carbonatazione di cui sopra, è stato l’architetto Vincenzo Maria Genovese, consulente del club irpino, a fare chiarezza su quanto sta accadendo: "L'intervento è dovuto alla caduta di calcinacci dalla Tribuna Terminio. Il problema non è dovuto ai precedenti lavori per l'eliminazione del fenomeno della carbonatazione. Domani mattina, alle ore 7:30, se avremo il via libera dopo aver letto l'ordinanza, partiranno i lavori per favorire l'immediato dissequestro".
Di seguito ed in apertura il video con l'intervista integrale all'architetto Vincenzo Maria Genovese.