Una scintilla per le polveri bagnate? C'è lo "scalatore" Verde

In archivio il pari a reti inviolate con il Trapani, l'Avellino cerca spunti decisivi per far gol

Avellino.  

Relax e riflessioni. Il risveglio domenicale dell’Avellino, dopo il pari a reti inviolate maturato ieri al Partenio-Lombardi contro il Trapani, regala un concentrato di analisi da sviluppare a “bocce ferme”. Rinviato ancora una volta l’appuntamento con la vittoria, che in casa manca addirittura dal 27 febbraio (Avellino – Livorno 2-1, ndr), c’è la soddisfazione per aver ripristinato immediatamente gli equilibri, nei reparti e tra i reparti, evaporati in una decina di minuti nel pomeriggio nero della scorsa domenica, culminato nel 2-0 a Chiavari per mano della Virtus Entella. Altra nota lieta: per la seconda volta tra pre-campionato ed inizio della Serie B 2016/2017 zero gol subiti al triplice fischio finale. Solo nel test con il Cosenza, dello scorso 20 agosto, la porta era rimasta inviolata. 

A fare da contraltare a una prestazione solida e accorta, accompagnata dalla sensazione della ripresa di una crescita collettiva, garantita anche grazie i rientri di acciaccati e degenti di lungo corso - vedi Paghera e Gavazzi - e degli innesti dei neo-acquisti - il difensore albanese Djimsiti ha dimostrato subito di che pasta è fatto – c’è la seconda partita di fila senza andare a bersaglio, ma, soprattutto, senza beccare lo specchio della porta. Fisiologica la necessità di pazientare affinché si affini l’intesa tra interpreti vecchi e nuovi, di indiscutibile valore tecnico ed esperienza, come Ardemagni e Castaldo, resta però lampante la difficoltà di arrivare alla conclusione e, soprattutto, nell’area di rigore avversaria. Manca lo “spunto decisivo” per dirla alla Toscano; la giocata individuale in grado di creare superiorità numerica, ma, soprattutto, verticalizzazioni con tempi giusti e qualità risolutiva. 

Non per caso il tecnico ha provato ed impiegato a gara in corso, da mezzala destra, uno dei calciatori più dotati in termini di piedi buoni; quel Daniele Verde, preso per fare l’attaccante esterno nel 3-4-3; testato nei panni di seconda punta nel momento del passaggio al 3-5-2, e finora sempre subentrato, bravo ad entrare sempre col piglio giusto consentendo un cambio di passo nelle battute finali. Il gioiellino girato in Irpinia in prestito dalla Roma, ieri acclamato dai tifosi in Tribuna Terminio al momento del rientro negli spogliatoi, ha utilizzato Instagram per inviare un messaggio d’amore alla piazza avellinese: “Una città che merita tanto… Mi siete entrati nel cuore. Siete fantastici… Non ci lasciate mai che scaleremo insieme questa montagna”. E allora non resta che ricaricare le batterie per poi dare seguito alla ricerca di soluzioni e idee per sbloccarsi.

La preparazione riprende domani, alle 15, a porte aperte, tra le mura amiche. Sabato (ore 15) allo stadio “Bentegodi” la sfida con la corazzata Hellas Verona, fresca di pari a Salerno (1-1) e sconfitta (2-0) a Benevento. Cinque giorni di lavoro per continuare a progredire e trasformare quella che sembra una “mission impossible” in (almeno) un altro risultato utile.

Marco Festa