(In basso il video con l'intervista integrale)
Con gli interrogatori di Andrea Seculin e Fabio Pisacane era in programma, oggi, l'inizio delle audizioni della Procura Federale relative all'inchiesta condotta dalla DDA di Napoli, che lo scorso maggio ha portato ad una serie di arresti per l'attività illecita di scommesse su partite di Serie B della stagione 2013/2014. Domani doveva essere la volta di altri due ex calciatori dell'Avellino: Luca Pini e Francesco Millesi. Ma per l'ex capitano, l'avvocato Dario Vannetiello ha chiesto e ottenuto il rinvio dell'audizione: «Sono personalmente impegnato dinanzi al Tribunale del Riesame di Napoli nella difesa di alcuni imprenditori coinvolti nello scandalo degli appalti pubblici combinati a Benevento. Ho chiesto alla Procura Generale di differire l'interrogatorio. La stessa ha accolto la mia richiesta rendendosi conto dell'importanza del concomitante impegno professionale ed ha rifissato l'audizione per il giorno 19 luglio alle ore 15».
Vannetiello spiega come Millesi sta vivendo le ore che lo separano dall'interrogatorio: «Immediatamente dopo la perdita di efficacia dell'ordinanza che gli imponeva gli arresti domiciliari è immediatamente tornato sui campi di calcio ad allenarsi, ad Acireale, vicino alla sua città natale: Catania. Era carico e sereno fino a quando ha ricevuto questo avviso relativo alla fissazione della sua audizione: il procedimento innanzi alla giustizia sportiva non era proprio necessario che si svolgesse, almeno per il momento. Le dichiarazioni rese sia da Seculin, sia da Pisacane, in sede di indagine davanti ai magistrati che seguono il procedimento penale sono assolutamente favorevoli al Millesi e sono favorevoli soprattutto alla società dell'Avellino, in generale: entrambi, invitati a fornire chiarimenti sulle modalità di svolgimento delle due partite incriminate, Modena – Avellino e Avellino – Reggina, non hanno riferito di alcuna anomalia verificatasi durante i due match. Non so cosa hanno dichiarato di più o di diverso innanzi alla Procura Federale però devo prendere atto che le dichiarazioni durante le indagini preliminari agli inquirenti non sono affatto sfavorevoli a Ciccio Millesi».
Questa mattina il presidente dei biancoverdi, Walter Taccone, ha sottolineato nuovamente la totale estraneità alla vicenda della società irpina. E anche Vannetiello allontana gli spauracchi deferimento e penalizzazione: «Più passa il tempo e più mi convinco che la società dell'Avellino non riceverà alcun tipo di problema da questa vicenda. Ci terrei a sottolineare che Ciccio Millesi è stato una bandiera per la nostra squadra: non ha giocato né nella partita Modena - Avellino né in Modena – Reggina. In genere un calciatore coinvolto in una combine scende in campo e si rende “protagonista”. Basta rivedere i filmati di Modena – Avellino, grazie a internet, per vedere che tutti hanno dato il massimo. Sicuramente Pisacane avrà chiarito che non ha avuto nessuna responsabilità per il gol del Modena, che fu realizzato dopo una traversa colpita mentre marcava il suo uomo. Non può aver favorito il gol del Modena in intesa con Millesi. E nella parte finale del match l'Avellino ha sfiorato il pareggio in più di un'occasione: lo ricordava a San Martino Valle Caudina anche il presidente Taccone. Era una partita in cui l'Avellino si giocava i play-off».