L'Avellino va all'attacco per plasmare il nuovo reparto offensivo, che ripartirà dalla conferma di Gigi Castaldo. I biancoverdi sono attivissimi in sede di calciomercato per consegnare al neo-tecnico Domenico Toscano, che sarà presentato sabato mattina, una squadra giovane e competitiva; una rosa in cui elementi di prospettiva ed esperienza saranno miscelati con estrema attenzione. Il modulo base sarà il 3-4-3 ed è allora perfino scontato dire che soprattuto le scelte là davanti vengano ponderate con grande cura. Fari puntati, in primis, sugli esterni del tridente avanzato: è fatta per il classe '93 Idrissa Camará, prelevato dalla Correggese; è forte e crescente il pressing su Davide Luppi ('90) del Modena, ma non solo.
Perché piace, e tanto, Leonardo Gatto, ventiquattrenne di proprietà dell'Atalanta, attualmente in prestito alla Salernitana, con cui si prepara a disputare i playout dopo una prima parte di stagione con il Vicenza. Proprio tra le fila dei veneti, Gatto disputò una gran partita al “Partenio-Lombardi” nell'1-4 datato 3 ottobre 2015, procurandosi e trasformando il rigore con cui i biancorossi aprirono le danze, per poi mettere in mezzo il pallone che propiziò l'autorete dell'1-3 di Davide Biraschi. Destro di piede, utilizzato sovente sull'out mancino per sfruttare la capacità di rientrare e calciare, Gatto ha indossato anche le maglie di Pisa e Virtus Lanciano. Quaranta presenze, cinque assist e tre gol nell'annata agonistica che si appresta a terminare: uno di questi dal peso specifico significativo per la già citata Salernitana, realizzato all'ultimo respiro lo scorso 3 aprile, al “Piola”, contro il Novara, sancendo l'1-1 finale. È però fermento anche per definire gli interpreti nelle altre zone del campo: in dirittura d'arrivo la trattativa per il centrocampista Nicolò Fazzi ('95) della Fiorentina; ad un passo pure Eloge Yao (96'), anche se nelle ultime ore si è fatto avanti il Genoa, vicinissimo a Juric, che vorrebbe il difensore ivoriano, ex Crotone, in caso di squalifica dell'ex del lupo, Armando Izzo.
Marco Festa