Avellino, cuore di capitano: D'Angelo stende il Pisa

I biancoverdi tornano al successo con un tiro deviato del centrocampista di Ascea

Avellino.  

 

di Marco Festa

Contava solo vincere. Al termine di una settimana alla stregua di uno psicodramma, tra tensioni, contestazioni, malori, querelle. E l’Avellino ci è riuscito. Quarta vittoria casalinga, secondo risultato utile consecutivo. Fuori dalla zona play-out. È bastato un gol di D’Angelo, il salva-allenatori, il capitano che spazza via dubbi, malumori e sfiducia con i suoi gol decisivi, per stendere il Pisa del combattivo Gennaro Ivan Gattuso. Dopo quello capolavoro della scorsa stagione alla Pro Vercelli e la zampata di rapina contro lo Spezia, fuori dal cilindro del mediano di Ascea spunta un sinistro deviato da Longhi: basta e avanza per ottenere il massimo risultato con il minimo sforzo. Minuto 73. Da subentrato. Pure per lui, per il senatore con la numero otto, la rete è una liberazione; il punto esclamativo per scrollarsi di dosso preoccupazioni e nervosismo ereditate dall’aggressione subita dai suoi familiari, per motivi non inerenti al calcio, non più tardi di qualche ora fa. Non ha oggettivamente brillato il lupo, mai pericoloso fino al lampo tra la pioggia battente di uno dei suoi leader carismatici. Ma di questi tempi non c’era cosa che contasse – a costo di essere ripetitivi - più dei 3 punti. Bottino pieno che il tecnico Domenico Toscano, perennemente sulla graticola, che ha festeggiato dal posto che meno si sarebbe immaginato: dalla sua camera di ospedale, presso la Clinica Santa Rita, dove è stato costretto al ricovero, ieri pomeriggio (dolorosa colica renale). Il bicchiere del gioco sarà pure mezzo vuoto, ma ci sarà tempo per guardarlo. Adesso meglio dare un’occhiata dalla classifica, che nonostante tutto sorride. Può esultare pure Michele Napoli, il vice del tecnico calabrese, che all’esordio in Serie B ha brindato a un successo che può rappresentare un possibile punto di svolta. Lo sarà? Non resta che scoprirlo, con la rinnovata consapevolezza che è questa la dimensione con cui convivere per garantirsi la permanenza in categoria: soffrire. La strada è lunga e tortuosa, ma per l’ennesima volta il lupo, ferito, ha piazzato il colpo risolutore; che profuma di nuova chance per un futuro costantemente nebuloso. All’inizio della settimana entrante l’acuto sarà valso solo due punti, per via del punto di penalizzazione in arrivo per il “caso Trotta”, ma ora più che mai è il momento di badare al sodo e godersi l’affermazione: dal sapore di unica medicina per affrontare un domani da interpretare come oggi. Vivendo alla giornata, col coltello tra i denti.

In diretta dallo stadio "Partenio-Lombardi" Avellino - Pisa: rivivi la diretta testuale di Ottopagine.it

In basso la fotogallery di Arturo Greco.

Il tabellino.

Avellino - Pisa 1-0

Rete: st 28' D'Angelo.

Avellino (4-4-2): Radunovic; Gonzalez, Djimsiti, Perrotta, Asmah; Camarà (17' st D'Angelo), Paghera, Omeonga (29' st Belloni), Crecco; Ardemagni (12' st Castaldo), Mokulu. A disp.: Frattali, Diallo, Lasik, Donkor, Jidayi, Bidaoui. All.: Napoli (Toscano indisponibile).

Pisa (4-3-1-2): Ujkani; Avogadri, Del Fabro, Lisuzzo, Longhi; Verna (29' st Mannini), Di Tacchio, Lazzari (24' st Mudingay); Peralta; Loris Varela (34' st Eusepi), Cani. A disp.: Giacobbe, Birindelli, Favale, Sanseverino, Gatto, Fautario. All.: Gattuso.

Arbitro: Marco Piccinini della sezione di Forlì. Assistenti: Mauro Galetto e Luigi Rossi della sezione di Rovigo. Quarto uomo: Giuseppe Strippoli della sezione di Bari.

Note: Ammoniti: Mokulu per proteste; Di Tacchio per gioco falloso; D'Angelo e Radunovic per comportamento non regolamentare. Angoli: 1-7. Recupero: pt 1'; st 5'.

Il film della partita.

Secondo tempo:

50' - Finisce qui! Avellino batte Pisa 1-0. Decide capitan D'Angelo. Secondo risultato utile di fila per i lupi, che salgono a quota 16 punti in classifica e balzano fuori dalla zona play-out scavalcando proprio il Pisa.

49' - Radunovic blocca a terra su tiro di Eusepi. Perrotta gli bacia la testa.

48' - Lisuzzo, colpo di testa su punizione di Mannini: alto. Radunovic ammonito per perdita di tempo.

46' - Brivido Pisa: tiro dalla distanza di un niente al lato di Di Tacchio.

45' - Cinque minuti di recupero.

41' - Euspei contenuto con le cattive mentre provava a tirare: protesta la panchina del Pisa, Piccinini lascia correre.

38' - Pisa in avanti, l'Avellino si difende col coltello tra i denti.

34' - Gattuso si gioca la carta Eusepi: esce Lores Varela.

29' - Belloni per Omeonga: Napoli esaurisce i cambi. Mannini prende il posto di Verna nel Pisa e anche i toscani non hanno più avvicendamenti a disposizione.

28' - Avellino in vantaggio! Sinistro dalla distanza di D'Angelo dopo un campanile alzato da Omoenga, respinto corto dalla difesa ospite: tiro deviato da Longhi, Ujkani fuori causa. Il capitano esulta sotto la Curva e viene ammonito.

26' - Ammonito Di Tacchio per fallo su Omeonga.

24' - Primo cambio per il Pisa: Mudingay rileva Lazzari. Avellino mai pericoloso.

17' - Secondo cambio per l'Avellino: D'Angelo prende il posto di Camarà.

16' - Longhi, traversone per Peralta: girata di non molto a lato. Palla deviata: calcio d'angolo.

14' - Sinistro di Lores Varela: Perrotta ci mette il ginocchio. Sesto calcio d'angolo della partita per il Pisa.

12' - Dentro Castaldo, fuori Ardemagni.

11' - Pronto Castaldo.

8' - Pisa vicino al vantaggio: miracolo di Radunovic su correzione ravvicinata di Cani, sugli sviluppi di un corner. Poi destro al volo a lato di Lazzari.

6' - Punizione tagliata di Camarà. La palla assume una traiettoria insidiosa e Mokulu manca di un nulla il tap-in da distanza ravvicinata. Calcio d'angolo.

1' - Si riparte senza cambi. Camarà avanza dietro alle punte.

Primo tempo:

46' - Si va al riposo sullo 0-0. Poche emozioni al "Partenio-Lombardi"

45' - Sinistro piazzato di Lazzari: di non molto oltre la trasversale. Un minuto di recupero.

42' - Cross di Verna, Djimsiti devia di testa oltre la linea di fondo.

40' - Miracolo in chiusura di Perrotta su Cani: scivolata provvidenziale e calcio d'angolo.

39' - Colpo di testa di poco a lato di Perrotta, ma il gioco era fermo per una posizione di offside.

34' - Cani, destro a giro: alto.

31' - Mokulu scappa via dopo un buco centrale di Lisuzzo, ma rovina tutto alzando un improbabile traversone che si spegne oltre la linea di fondo.

30' - Buon ritmo, ma poche occasioni: Avellino - Pisa è inchiodata sullo 0-0.

24' - Crecco tenta una "maledetta": il risultato è la distruzione di un cartellone pubblicitario.

20' - Del Fabro spintona Mokulu, Piccinini lascia correre. Il belga protesta in maniera vibrante: ammonito per proteste.

16' - Il Pisa sfiora il vantaggio: Paghera non riesce a liberare l'area, Cani lo recupera e tocca all'indietro per Peralta, che calcia di prima intenzione: sinistro alto sulla traversa.

15' - Retropassaggio suicida di Gonzalez, che costringe all'uscita tempestiva Radunovic. L'urugauiano è poi costretto a commettere fallo. Punizione dalla trequarti sinistra per il Pisa.

11' - L'Avellino incrementa la pressione nella metà campo pisana.

7' - Pisa pericolosissimo in contropiede: provvidenziale chiusura in calcio d'angolo, due contro uno, di Djimsiti.

5' - Campo pesante, la palla non viaggia. Propositivo l'avvio di gara di Camarà, largo a destra nel 4-4-2 irpino.

1' - Partiti.

0' - Pioggia battente sul "Partenio-Lombardi". Due sole novità nell'unidici iniziale dell'Avellino rispetto a quello ipotizzato questa mattina: Crecco gioca al posto di Asmah; Paghera viene preferito a D'Angelo. Gattuso schiera il suo Pisa con il 4-3-1-2: Peralta agisce alle spalle di Loris Varela e Cani. Toscano sta seguendo la gara dalla Clinica Santa Rita presso cui è ricoverato per una forte colica renale: in panchina, come anticipato, il vice Michele Napoli.

Pre partita.

Il campo; la partita, che è una sfida salvezza di capitale importanza, è passata paradossalmente e allo stesso tempo inevitabilmente in secondo piano per l'Avellino. Come potrebbe essere altrimenti, dopo una settimana scivolata via tra vicende di ogni tipo: dagli striscioni di contestazione nei confronti della dirigenza, affissi a cavallo tra la serate di mercoledì, giovedì e della notte scorsa, che ha restituito messaggi di protesta in tutta la provincia irpinia - da Frigento fino ad Altavilla Irpina passando per Grottaminarda e San Martino Valle Caudina -, alla querelle "Partenio-Lombardi", risoltasi senza risolversi, con un sostanziale nulla di fatto seppur con l'ennesimo proposito di ridiscutere, in maniera risolutiva, la questione. Impossibile, ovviamente, non fare riferimento alla penalizzazione in arrivo per il "caso Trotta" e alle ore in osservazione trascorse in pronto soccorso e, successivamente, al ricovero nella Clinica Santa Rita del tecnico Domenico Toscano, alle prese con un fastidioso calcolo renale che lo costringerà a saltare la sfida odierna con il Pisa e, forse, all'intervento chirurgico. Ma si gioca. Nonostante tutto. Meno male o per sfortuna, il lupo, lo scoprirà alle 15 contro una diretta concorrente per la permanenza in Serie B: l'obiettivo stagionale.

Si fa pure fatica a parlare di moduli e tattica, ma non si può farne a meno. Michele Napoli farà le veci di Toscano confermando il 4-4-2 adottato a Carpi. Gli interpreti, però, saranno più offensivi: Camarà largo sulla destra prenderà il posto di Belloni, dirottato sull'out mancino in favore di Asmah, a sua volta retrocesso nelle retrovie, terzino sinistro della linea a quattro, al posto di Diallo. In attacco Castaldo proverà fino all'ultimo a scalzare Ardemagni, ma sono maggiori le possibilità di conferma del tandem composto dall'ex Perugia e Mokulu.

Se Atene piange, sparta non ride. Il Pisa, a secco di vittorie da otto partite, non può certo sorridere guardando la sua infermeria, stracolma. Gennaro Ivan Gattuso punta a tamponare l'emergenza almeno contando sul pieno del veterano Mannini, che si candida ad essere schierato sulla corsia mancina. K.o. sia Crescenzi sia Golubovic: largo ad Avogadri sulla fascia destra e di Del Fabro al centro con Lisuzzo. All’albanese Çani e al talentuoso Lores Varela il compito di provare a far male ad un lupo ferito, ma non morto.