Festa: Foti bugiardo. Quelle dimissioni erano illegittime

Dopo il dietrofront del sindaco sul patto dei cento giorni: "Solo l'ennesima falsità"

"Di fatto, nell'aula consiliare che rappresenta il luogo più sacro e teoricamente di più alto valore politico, si mentiva sapendo di mentire. E' per questo motivo che sono esploso per far valere le mie ragioni"

Avellino.  

 

di Andrea Fantucchio

“E che dubbio c'era. La meraviglia è che qualcuno creda ancora alla parola di Paolo Foti. Se non ha mantenuto l'impegno neanche con Preziosi (Leggi le parole di Preziosi), è solo l'ulteriore conferma di una prassi consolidata (ride ndr). Io ho pubblicato dei manifesti 6x3 per ricordare alla città tutte le promesse non mantenute da Foti”. Gianluca Festa è come sempre caustico nei suoi giudizi. Lo ascoltiamo, dopo le recenti dichiarazioni di Preziosi che nella conferenza stampa di tre ora fa ha spiegato come il sindaco abbia tradito il patto dei cento giorni mentendo all'oscuro gli stessi consiglieri di maggioranza sui suoi propositi circa la nuova giunta.

Festa, ci aveva visto giusto. Abbiamo ancora vivo nelle orecchie il frastuono delle sue urla in direzione del segretario generale del comune, Feola, di quello del consiglio comunale Petitto, e dello stesso Foti, sulla validità delle dimissioni portate in aula dal primo cittadino. Ci spieghi cosa è successo esattamente?

“Ho chiesto durante lo scorso consiglio comunale se le dimissioni relative alla giunta, quelle portate sul fogliettino sventolato beatamente dal sindaco, fossero ufficiali. Lui diceva che erano protocollate, ma dove? Incalzato ha spiegato che avevano ricevuto il protocollo riservato della sua segreteria.  Di che parliamo? E' come se tu protocollassi un documento a casa tua, per poi spacciarlo per ufficiale. Di fatto, nell'aula consiliare che rappresenta il luogo più sacro e teoricamente di più alto valore politico, si mentiva sapendo di mentire. E' per questo motivo che sono esploso per far valere le mie ragioni. Le dimissioni per statuto sono considerate irrevocabili ed efficaci solo quando vengono nominati i nuovi assessori. Senza tener conto che qui si parlava di “dimissioni di massa” che non esistono. Le dimissioni sono atti singoli che si protocollano all’ufficio protocollo dell'ente, non a quello personale e riservato. Come è invece accaduto”.

Con il suo voto contrario agli equilibri di bilancio lei di fatto ha sancito la sua posizione nei confronti di quest'amministrazione che è uscita vittoriosa anche da questa sfida di sopravvivenza. Che farà adesso?

“Diciotto consiglieri hanno voluto che questa sciagura amministrativa continuasse. Non siamo riusciti a porre fine a questo disastro, ma ciò non toglie che continueremo a svolgere il nostro compito. Non si governa coi muscoli, ma con le proposte. Dando risposta a questioni concrete. Quest'amministrazione, invece, in tre anni ha solo dato vita a due tifoserie: chi stava con Foti e chi con Festa. Dividendo il ruolo del consiglio e non amministrando. C'è chi ha creato un nemico in Gianluca Festa, senza riflettere sulle proposte che io offrivo ma opponendosi a prescindere per partito preso. Il tema, in consiglio comunale, per tanti coincide con l' alzare la mano come degli automi per conservare la propria poltrona. Non è il mio caso”.

A proposito di partiti presi: Festa lei con il suo agire si è reso indigesto a tanto fra i democratici locali che le hanno affibbiato l'aggettivo di dissidente. Crede che il suo ruolo all'interno del partito sia irrimediabilmente pregiudicato?

“Io sono assolutamente convinto del fatto che abbiamo agito nell'interesse della città. Noi siamo stati eletti dai cittadini e per loro dobbiamo lavorare. Inoltre abbiamo agito anche nell'interesse del partito democratico perché come ho ricordato in assise comunale, appena due mesi fa tredici consiglieri eletti di Avellino hanno raccontato a Renzi che il pd è a rischio estinzione in questa città. E che quindi procede verso una sconfitta sicura. Tra questi consiglieri c'è anche chi poi ha votato in favore del sindaco. Ma il contenuto di quella lettera rimane, a prescindere dal voto sugli equilibri di bilancio, ed è per questo che ribadisco che noi stiamo lavorando oltre che per gli interessi della città anche per quelli del partito democratico. A questo punto non c'è motivo per allontanarci ma, anzi, bisognerebbe tutelarci e ringraziarci perché cerchiamo di non far estinguere il pd, nonostante Foti e il suo operato".

Festa, sembra che persino fra i consiglieri di maggioranza, a detta di Preziosi, ci fosse chi ignorava le decisioni del sindaco sulla nuova giunta. Lei che ci dice in proposito?

“Che c’è da commentare: non mi sorprenderei se le cose stessero come dice Preziosi. Dopotutto una delle costanti di Foti consiste nello smentire sempre se stesso su quanto ha affermato in precedenza. Qualunque sia il suo interlocutore”.

Grazie Festa

“A lei”