«Se i tempi del consiglio sono questi, la Campania è morta»

De Luca: «Se qualcuno davvero pensa che possiamo procedere così penso sia fuori dal mondo»

Il governatore: introdurremo il voto di fiducia

«Se i tempi del consiglio sono questi la Campania è morta». Lo ha detto il governatore della Regione Campania De Luca. “Ho seguito il dibattito di queste 2 sedute del Consiglio regionale, non vi nascondo anche un mio relativo sconcerto. Ho trovato ad immaginare la reazione che avrebbe avuto un cittadino normale di fronte al dibattito che abbiamo fatto per 2 sedute. Vi devo dire se dovessimo immaginare che i tempi di decisione del Consiglio regionale debbano essere questi per il futuro la Campania è morta».

De Luca precis: "Per la quantità di decisioni che dobbiamo approvare, se qualcuno davvero pensa che possiamo procedere in questo modo penso sia fuori dal mondo. I cittadini di questa Regione ci hanno dato una responsabilità alla quale noi saremo rigorosamente fedeli, di sburocratizzare tutto e di avere tempi di decisione sintonizzati sui tempi della vita e dell’economia e non sui tempi della politica politicante che è l’esatto contrario della partecipazione democratica. Saremo chiamati a rispondere delle decisioni che abbiamo preso, non delle parole che abbiamo pronunciato e sicuramente non è questo il metodo per rispondere alle domande delle imprese, delle famiglie, dei disoccupati, il quadro che ci viene dalla Svimez è quello che conoscete anche voi, a quel quadro si risponde avendo tempi di decisione straordinariamente rapidi, per quello che mi riguarda, un minuto perduto – non una settimana – è un delitto in una Regione come la Campania. Dunque abbiamo perso una settimana, ha ragione la collega Ciarambino, per non fare niente, avremmo potuto decidere esattamente una settimana fa. Il Regolamento, 5 giorni prima, 5 giorni dopo, penso che se si riuniscono i Capigruppo e se si ritiene ci sia un provvedimento di assoluta urgenza e persino di valore simbolico e si decide di andare avanti si va avanti».

«Abbiamo misurato la scorrettezza dell’opposizione e l’incapacità organica a mantenere la parola data, perché quando abbiamo deciso di venire nello scorso Consiglio regionale lo abbiamo deciso perché c’era un’intesa dei Capigruppo ad andare avanti, altrimenti avremmo rispettato, da buoni azzeccagarbugli, i 5 giorni che mancano; siamo venuti perché voi avete deciso in Conferenza dei Capigruppo che potevamo andare avanti. C’era stato comunicato da Mario Casillo, Capogruppo del PD, che c’era un’obiezione, che rispetto al fondo per le disabilità c’era un’intesa dei Capigruppo, ma che sul resto c’era un’obiezione, un dissenso. Abbiamo fatto una corsa, siamo ritornati in Giunta per spacchettare il provvedimento, per rispondere ad una domanda dei Capigruppo e consentire anche ai gruppi di opposizione di esprimere una valutazione positiva sulla questione dei disabili e di esprimere, eventualmente, un voto distinto sull’altra variazione di bilancio, non è servito a niente, la parola data è stata violata da voi, da quelli che si erano impegnati a rispettare un impegno. Abbiamo perso una settimana. I cittadini della Campania hanno avuto modo di verificare la differenza tra la Regione delle chiacchiere e la Regione dei fatti, questo è tutto, tutto il resto sono frottole tra la Regione e chi vuole produrre decisioni coerenti con la drammaticità dei problemi».

Dichiarazione fiume quella resa dal Governatore a mezzo comunicato stampa. «Perché la corsa? Non solo perché era il primo punto programmatico che volevo rispettare, fondo per i disabili, ma perché tra 20 giorni inizia l’anno scolastico e la questione più drammatica che abbiamo è il trasporto scolastico per i disabili, perché abbiamo bambini e bambine di 12 e 13 anni che non possono frequentare la scuola media perché non c’è più il trasporto scolastico, questa cosa vi sollecita a bruciare i tempi sì o no? A me sollecita, a voi no, punto, abbiamo chiarito rispetto ai cittadini che c’è chi di fronte ad un’emergenza drammatica va anche oltre un rispetto formale del Regolamento, se c’è l’accordo di tutti ovviamente, se non c’è l’accordo è evidente che non si può procedere.

Questa è la sperimentazione che abbiamo fatto tra chi vuole fare subito, un minuto di tempo perso è un delitto, e chi si abbandona alla politica politicante o pone altre questioni – poi verrò al Movimento 5 Stelle – di carattere diverso, non confondo i 2 tipi di opposizione.

Vi comunico che prenderemo i provvedimenti che riguardano il Regolamento e lo Statuto, il primo che prenderemo, d’intesa con i Capigruppo della maggioranza, sarà l’introduzione del voto di fiducia sui provvedimenti che la Giunta ritiene siano urgenti ed utili sulla scia di quanto decide il Veneto del benemerito Zaia. Se pensiamo di governare questa Regione avendo questi tempi di decisione è meglio che ce ne andiamo a casa tutti ed in ogni caso non intendo violare l’impegno che ho preso nei confronti dei cittadini della Campania.

Quando dico che dobbiamo, in un mese, rilasciare un’autorizzazione per l’avvio di un’attività economica per me un mese è un mese, non sto scherzando e se qualcuno ritiene che la Regione non sia in grado di decidere in un mese l’avvio di un’attività economica vuol dire che stiamo violando quello per cui ci siamo impegnati con gli elettori, quindi per me ce ne possiamo andare a casa, vorrei vi fosse chiaro questo tema, perché ho la sensazione che non ci siamo capiti bene.

Da settembre avvieremo una sorta di fase costituente che riguarderà i Regolamenti, ma riguarderà anche lo Statuto, perché noi, maggioranza ed opposizione, saremo chiamati a rispondere delle cose che abbiamo deciso e non delle cose su cui abbiamo parlato, questa è la democrazia, è responsabilità della maggioranza mettere in condizione anche l’ultimo Consigliere di esprimere le sue opinioni e di fare la sua battaglia, ma nessuno può immaginare di prolungare, in maniera insostenibile per la società campana, i tempi di decisione, questo sarebbe un delitto ed in ogni caso sarebbe la negazione del programma su cui abbiamo avuto la fiducia.

Voglio dire ai colleghi del Movimento 5  Stelle: vediamo di capirci bene, voi parlate in rappresentanza dei cittadini, io non è che parli in rappresenta del mondo animale, io parlo in rappresentanza dei cittadini e mi permetto di dirvi che qualche titolo lo avremo anche noi. Diceva Albert Russell divertendosi, che qualche volta anche le maggioranze hanno ragione e qualche volta anche noi qualche titolo a parlare dovremmo averlo. Battute a parte, cari amici, se ci lanciate la sfida della trasparenza, della legalità, questa fida la prendo non con fastidio, di questo vi ringrazio, perché considero la politica un servizio ai cittadini, vi ringrazio sinceramente, mi permetto di dirvi, con grande umiltà, ma con assoluta determinazione, che tenteremo di essere 10 passi in avanti rispetto a tutti sui temi della trasparenza e della legalità, cominceremo dal rendere pubblici i nomi degli assunti dell’ultimo anno e dell’ultimo mese, delle porcherie clientelari che sono state fatte mi vergognerei al vostro posto, altro che questi giochini patetici, mi vergognerei per i 2 contratti fatti all’Arsan il primo di giugno, un minuto dopo la campagna elettorale o per gli 11 stabilizzati per ragioni clientelari alla Soresa, accenderemo i riflettori su tutto, tutto sarà pubblico.

(...) Mi auguro che ognuno torni con i piedi per terra e si eviti di diventare patetici. La campagna elettorale l’abbiamo fatta, c’è uno che ha vinto e uno che ha perso. Cerchiamo di elaborare il lutto, non è che possiamo continuare in eterno, basta.

 

 

Di tutte queste meraviglie di cui si parla non se n’è accorto nessuno, almeno in Campania.

Infine, per quanto riguarda questa variazione di bilancio, cari colleghi del Movimento 5 Stelle avrei gradito che avreste votato a favore, capisco l’esigenza di trasparenza, ma è obiettivamente impossibile, credo che abbiano chiarito altri colleghi – Topo ed altri – noi decidiamo il riparto e la destinazione verso i soggetti, oltre questo non andiamo, se voi volete possiamo rafforzare quest’orientamento della Giunta regionale e del Consiglio facendo una sorta di moral suasion nei confronti degli enti locali e i piani di zona, ma è del tutto evidente che vigileremo perché queste risorse vadano soprattutto per il trasporto scolastico per i disabili, ma se ci chiedete altri elementi di dettaglio siamo nell’impossibilità di darveli perché il soggetto che dovrà decidere il riparto concreto è il Piano sociale di zona del Comune interessato. Siamo interessati anche noi ad evitare che ci siano dispersioni.

Sono convinto che su un tema come questo, su cui pare di poter rilevare che abbiamo mostrato un’analoga sensibilità, possiamo concordare anche un voto a favore, fermo restando tutto il resto.

“Sono pochi 15 milioni di euro”. Perché non li avete messi voi? Eravate così bravi e disponibili, chi vi ha mantenuto? 

“È un una tantum”. Pensate che al disabile faccia differenza sapere se ha, con l’anno scolastico nuovo, i soldi per il trasporto per il bambino o la bambina disabile sapere se è una tantum o una quantum? È del tutto evidente che intervenendo oggi e intervenendo su risorse che abbiamo recuperato dove e come possibile, abbiamo recuperato risorse che non si sarebbero spese entro quest’anno. Questo è stato l’orientamento: risorse che non si sarebbero spese.

È evidente che puntiamo a stabilizzare, a rendere permanente il fondo, ma che c’entra? Siete d’accordo, sì o no? È poco, è molto, è permanente o è transitorio; sì o no? Volete fare arrivare alle famiglie questi 15 milioni di euro per il trasporto dei bambini, sì o no? Se è sì, votate a favore, sennò votate contro, ma senza tutti questi fronzoli che veramente sono aria fritta. (...) Preso atto che ancora oggi il disastro della sanità non contabile, ma dal punto di vista dei servizi, è tutto quanto in piedi perché ad oggi abbiamo mezza Regione che è priva dei servizi essenziali, non so se ve ne siete accorti, ma i tetti di spesa sono stati già raggiunti dai due terzi delle A.S.L.. Non so se ve ne siete accorti. In Campania abbiamo servizi già dimezzati che durano 6 mesi. Il Presidente Picarone è stato cardinalizio nella sua introduzione, ha ringraziato tutti, io innanzitutto vorrei ringraziare i colleghi della maggioranza. Ringrazio di cuore i colleghi della maggioranza. Dovremmo fare un altro sforzo, dobbiamo vedere se recuperiamo 2 o 3 milioni di euro per coprire il tetto di spesa per i diabetici. Dico questa cosa che mi colpisce particolarmente perché è un campo nel quale 3 o 4 mesi di mancata assistenza possono significare l’amputazione di un arto per il piede diabetico, quindi ho detto alla collega Assessore al Bilancio di fare uno sforzo per cercare di recuperare. È chiaro che non possiamo recuperare tutti i tetti di spesa, questo cercheremo di farlo da gennaio prossimo, ma se non un ulteriore sforzo riusciamo a recuperare un minimo di risorse credo che facciamo un'altra cosa di straordinario valore, non solo simbolico, ma anche di tutela per centinaia e centinaia di persone. Vi ricordo sempre che in Campania ci sono 600 cittadini che ogni anno vengono amputati per il piede diabetico. Credo che anche questa sia una cosa urgente, vediamo se ce la facciamo.

(...) Cari colleghi, penso che chiudiamo, sia pure con un po’ di ritardo, una cosa che è nell’interesse dei cittadini della Campania, delle famiglie, concludiamo bene, abbiamo discusso forse un po’ di più, la prossima volta ci chiariremo meglio, avremo modo di conoscerci anche meglio e io prendo atto del fatto che abbiamo approvato una misura che considero di grandissimo valore, e di questo vi ringrazio di cuore. Grazie”.

Redazione