L’emblema della comunità di Altavilla Irpina torna finalmente ai cittadini. Mercoledì prossimo, il consiglio comunale si riunirà per approvare l’acquisizione del prestigioso Palazzo Comitale che dopo 50 anni di totale abbandono e gestione demaniale tornerà alla totale responsabilità comunale. Nell’ottobre scorso, infatti, Presso la sede del Mibact a Castel dell'Ovo fu siglato l'accordo di valorizzazione del palazzo allodiale dei De Capua. Al tavolo si riunirono: il soprintendente regionale della Campania Angelini, il direttore generale del Demanio della Campania Di Gregorio ed il sindaco di Altavilla Irpina Mario Vanni. «Un sogno che si avvera» dichiarò Vanni, quel giorno, per esprimere il valore di questa “conquista” culturale per l’intera comunità di Altavilla.
Situato nel suggestivo centro storico, il Palazzo dei Conti De Capua : un imponente edificio signorile d'epoca aragonese - costruito intorno al 1400 - che si può ammirare dal lato settentrionale della media valle del fiume Sabato. E’ considerato un bene comune, poiché esprime la storia del paese: il suo degrado negli anni, era un motivo d’imbarazzo civile. La sua costruzuione, fu iniziata dal feudatario Andrea De Capua in occasione del suo matrimonio con Costanza di Chiaromonte e terminò nella seconda metà del 1500. Il Palazzo presenta elementi artistici ed architettonici con influenze catalane miste ad espressioni stilistiche toscane. E’ stata la cornice della prestigiosa giornata di studi in onore dello scrittore siciliano Giovanni Verga, che proprio ad Altavilla aveva ambientato il suo romanzo “Il marito di Elena”.
Il Palazzo Comitale sviluppa su due livelli. L'ingresso principale è decorato da un importante portale in pietra vesuviana scolpita con motivi floreali e cornucopie da artigiani toscani, che realizzarono anche tutte le finestre a croce guelfa e le porte, decorate appunto in stile toscano. Al centro di ogni architrave vi è uno scudo con gli stemmi dei diversi titoli della Famiglia De Capua. All'interno è possibile ammirare un cortile lastricato da cui si raggiunge "un terrazzato belvedere" , ed il piano superiore con i suoi ambienti signorili. A pianterreno, vi sono un arcone in stile catalano, ed una piccola Cappella, detta di “Santa Croce”). Abbandonato per un lungo periodo, il Palazzo - che è stato utilizzato nei secoli come carcere, lazzaretto e sede locale della scuola elementare è considerato uno degli esempi più rappresentativi del rinascimento campano.
Il suo utilizzo con la gestione comunale rientrerà in un insieme di attività volte a realizzare un recupero dell'antico borgo amato da Verga, delle sue bellezze, dei suoi sapori e della sua storia.