Sta facendo il giro del mondo la pubblicazione di Concettina Leone, nativa di Zungoli e residente con la sua famiglia a Minturno in provincia di Latina. Il libro ha per titolo Zungoli, sapori e ricordi ed è pubblicato dalla Delta 3 Edizioni. “Le ricette traggono tutte spunto dalla tradizione culinaria dell'Alta Irpinia e quella zungolese in particolare - spiega Genesio De Feo, presidente della Cooperativa Agricola Molara, che intorno a questo originale progetto culturale è riuscito a mobilitare il mondo cooperativo della Valle Ufita - la cucina di oggi è rimasta abbastanza fedele alle sue origini, grazie soprattutto agli ingredienti naturali che ancora vengono coltivati e che permettono di gustare i sapori di un tempo, semplici e genuini: le verdure della campagna, il maiale e i suoi derivati (dalla sugna ai salami), l'agnello, qualche capretto, polli, conigli e la pasta fatta in casa. Per quanto riguarda il nostro settore, quello del latte e dei suoi derivati, oltre al caciocavallo e al pecorino, non possiamo dimenticare il sapore delicato della ricotta, consumata in mezzo ad un tocco di pizza calda o gli squisiti "cavaijuól" che venivano preparati con essa. A tal proposito, la nostra cooperativa produce anche ricotta, sebbene la sua commercializzazione sia limitata alla nostra area geografica. Tutte le ricette sono accompagnate da almeno uno dei nostri prodotti.” Pasta fatta a mano, primi piatti e zuppe, secondi e contorni, dolci, pane, pizze, formaggi, stuzzichini e provviste invernali, non manca nulla nel libro di Concettina. Un esempio di bontà: “La pìzz’ r’ patàn’: “Mi è sempre piaciuto preparare la pìzz’ r’ patàn’ e quando ero ancora ragazza prìm r’ m’ spusà, a casa la preparavo spesso e tèngh’ ammènd ca una sera ne feci una grandissima, era impossibile che con mio padre e mio fratello Gino la potessino mangiare in una serata. Neanche a farlo apposta, sembrava che si fosse sparsa la voce o l’addore e si presentarono tanti amici a casa. E fu una grande festa, ridendo e scherzando con mio padre come sempre di compagnia.”
Gianni Vigoroso