Di fronte alla Novolegno, nell'area industriale di Avellino, si marcia per la vita. Sono già riuniti i comitati e i liberi cittadini che marceranno per denunciare l'inquinamento ambientale della Valle del Sabato. Arriviamo in macchina con i rappresentanti del comitato Noi per Avellino, composto dal movimento per il bene comune di Elena Iannaccone e il gruppo facebook Non sei irpino se di Luca Del Gaudio. Sul posto la gente impaziente nonostante il sole picchiante. Ci sono anche i ragazzi dell'associazione InfoIrpinia, col presidente e amico Francesco Celli. Il comitato "Liberi di respirare" e la rappresentanza di borgo Ferrovia, con Gabriella Testa e il dottor Luigi Preziosi. La Pro Loco di Atripalda, col presidente Lello Labate.
(GUARDA I VIDEO DELLA MANIFESTAZIONE: Un fiume umano inarrestabile, la musica dei Malamente, l'intervista a Franco Mazza, l'intervista a Don Vitaliano)
"Si procederà fino allo Stir - ci spiega il dottor Franco Mazza, organizzatore della marcia - dove ci sarà una piccola assemblea. Grazie a quanti hanno deciso di partecipare"
"Quella che vedete lì dentro - ci dice uno dei partecipanti - indicando il cortile della Novolegno - Non è nulla. Spesso prendono nelle discariche, mobili e ad altri oggetti di uso domestico, ancora impregnati di pittura e perfino residui di plastica, e si brucia tutto. Denunceremo quanto avviene nel nostro territorio, siamo stanchi di veder morire così chi amiamo."
Presenti anche le istituzioni (il consigliere Gianluca festa, il consigliere d'opposizione Alberto Bilotta, il sindaco Paolo Spagnuolo di Atripalda, il sindaco Valentino Tropeano di Montefredane, l'assessore all'ambiente di Avellino Augusto Penna, la consigliera Nadia Arace; Paolo Foti assente per problemi di salute) nel fiume di gente che urla e chiede di essere rispettata.
"Basta intenzioni, vogliamo soluzioni!". Un grido che si sente in tutta la valle. Non sono mancati i riferimenti religiosi: Don Luigi Di Blasi, parroco di Borgo Ferrovia, e Don Mario di Manocalzati. Il segretario di rifondazione comunista, Tony della Pia.
Un grido raccolto anche di fronte allo Stir di Pianodardine, dove il corteo di oltre millecinquecento persone e' giunto.
"Chiediamo - grida Franco Mazza, mentre la folla gli fa eco - che non siano stoccati i rifiuti nelle nostre contrade, accanto alle nostre case. E' impossibile svegliarsi la mattina col fetore dell'immondizia a due passi dalla camera da letto o dalla cucina. Chiediamo ai politici venuti oggi, e che per questo ringraziamo, di non limitarsi ad una passarella, ma di spendersi fin da domani, per bonificare questo territorio ed eseguire controlli epidemiologici finalmente efficaci. Troppi morti senza giustizia. Ci autotasseremo per essere finalmente tutelati"
E ora tocca alla musica dei Malamente di Manocalzati ricordare i canti dei briganti che oggi sono idealmente rivissuti per difendere la loro terra. (GUARDA IL VIDEO DEI MALAMENTE)
Andrea Fantucchio