Baiano, triplice tentato omicidio: "No" alla perizia psichiatrica per Crisci

Il processo proseguirà il 14 giugno quando è prevista la sentenza per il 40enne

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Baiano.  

di Paola Iandolo 

"No" alla perizia psichiatrica per Pellegrino Crisci, il quarantunenne del Baianese che nel giugno scorso sparò contro la sua ex, Michela Principe. Il Gup del Tribunale di Avellino Giulio Argenio ha rigettato la richiesta avanzata dalla difesa, rappresentata dall'avvocato Gaetano Aufiero. Il processo è stato rinviato al 14 giugno quando ci sarà la discussione delle parti. Il pm Luigi Iglio che ha coordinato le indagini dei Carabinieri, la difesa rapresentata dal penalista Gaetano Aufiero e la parte civile, rappresentata dall’avvocato Nicola D’Archi

 L’agguato

Pellegrino Crisci, nel giugno scorso dopo aver seguito la sua ex compagna Michela Principe, 49enne di Sirignano, la ferita con colpi d’arma da fuoco. La donna voleva presentare un’altra denuncia nei confronti del suo ex, ma venne bloccata dai colpi d’arma da fuoco esplosi contro di lei dal 41enne. Colpi che la raggiunsero ad un braccio. 

Il profilo

Pellegrino Crisci era già sottoposto agli arresti domiciliari per maltrattamenti nei confronti della sua ex compagna Michela Principe. L’ imprenditore del settore automobilistico, 41enne di Sirignano era sottoposto alla misura perché il 6 dicembre del 2021 aveva aggredito la sua ex compagna, con un coltello, dopo averle rotto il naso. Crisci era anche finito nel carcere di Poggioreale nell’ambito di un’inchiesta della Dda di Napoli, unitamente a Bernando Cava detto Aldo. Entrambi erano accusati di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso nei confronti di un imprenditore del Mandamento. Misura poi annullata dal tribunale del riesame.  Cava e Crisci erano accusati di aver imposto una estorsione ad un imprenditore del Baianese che aveva ricevuto un attentato doloso ai danni di un suo mezzo nell’ottobre del 2020.