Domenica di sangue in Irpinia: schianto in moto a Montaguto

Muore un giovane di 28 anni

I soccorsi sono stati immediati, ma a nulla è valso ogni tentativo da parte dei sanitari di rianimare Antonio...

Montaguto.  

 

di Gianni Vigoroso

Erano usciti per un giro in moto in quattro, sono tornati a casa in tre. Perchè uno di loro ha perso la vita in una domenica funestata dall'ennesima tragedia della strada in Irpinia. 

Teatro di morte ancora una volta la statale 90 delle Puglie. Antonio Narducci 28 anni, di Troia era partito dalla sua città, insieme ad  altri centauri, tutti del foggiano, per raggiungere Buonalbergo, in provincia di Benevento. Ma un destino crudele improvvisamente si è accanito contro di lui. 

Giunto alla località Taverna, nel territorio di Montaguto, a poche centinaia di metri dal bivio di Panni, in un tratto che tra l'altro non si presenta neppure insidiosissimo, ha sbandato con la sua moto, finendo violentemente contro un muretto che delimita la carreggiata. Tutte da accertare le cause, tra le ipotesi anche quella di un malore.

"Ero dietro di lui - ha raccontato uno degli amici che lo seguiva e che ha ancora impressa tutta la scena  negli occhi -, ho visto Antonio volare sull'asfalto, contro quel muretto. La moto, dopo il violento urto, è finita dall'altra parte della strada, contro il guard rail. Gli altri componenti del nostro gruppo erano già verso Savignano scalo per fare rifornimento. Antonio respirava ancora quando mi sono avvicinato a lui."

Erano le 11.30 circa quando è arrivata la chiamata di emergenza al 118. I soccorsi sono stati immediati, ma a nulla è valso ogni tentativo da parte dei sanitari di rianimare Antonio. I primi a giungere nel giro di pochissimi minuti sono stati lo Stia di Savignano e la Guardia Medica di Montaguto, supportati, poi, anche da due equipaggi di Orsara e Anzano di Puglia. Una corsa contro il tempo per salvare Antonio, che purtroppo non è servita. Troppo gravi le lesioni riportate  nel terribile impatto.

Sul posto i carabinieri di Greci, Ariano e Savignano per effettuare i rilievi, raccogliere le testimonianze e stabilire quindi l'esatta dinamica dell'incidente. 

Famiglia di agricoltori molto conosciuta e stimata in paese a Troia quella di Antonio. Nessuno tra gli amici ha avuto la forza e il coraggio di avvisarli della tragedia.

Il sole picchiava fortissimo, gli amici di Antonio, in lacrime, si sono accasciati a terra, sull'asfalto a vegliare il corpo del loro amico, avvolto da un lenzuolo verde come il colore della moto. Increduli, sconvolti e frastornati dopo l'accaduto, più in là i pezzi della moto, sparsi da ogni parte tra il muretto e il ciglio della strada. Traffico fermo sia in direzione Napoli, sia di Foggia.

Il dolore del sindaco di Montaguto Marcello Zecchino, presente sul posto dopo essere stato avvisato da suo fratello: "Una domenica tristissima, di grande dolore. Non si può morire così a soli 28 anni. Sono sconvolto."

Per uno strano e assurdo scherzo del destino la moto di Antonio è una Kawasaki Ninja, la stessa che lo scorso 2 giugno, sempre in Irpinia, a Flumeri, ha causato la morte del 24 enne di Pila ai Piani Giuseppe Capobianco.

"Ognuno di noi ha un destino, è scritto già quando dobbiamo morire - ha ripetuto uno degli amici -. Antonio aveva la testa sulle spalle e la passione come noi per le moto, siamo convinti che un malore improvviso lo abbia strappato per sempre a tutti noi."

Al termine dei rilievi era stato ordinato di trasportare la salma nel cimitero di Montaguto, poi la magistratura dopo aver consultato il sindaco ha autorizzato il trasferimento fuori regione, a Troia. Attualmente si trova nell'obitorio del paese foggiano..