di Luciano Trapanese
E' andata proprio come dice Luca Toni, aggredito insieme al presidente del Verona, Maurizio Setti, e a un'altra persona all'ingresso dello stadio Partenio? Davvero i vigili urbani avellinesi hanno ignorato quella violenza? Davvero si sono girati dall'altra parte, come nulla fosse?
Già quel gesto di folle violenza è grave, intollerabile. Ma se davvero la polizia municipale ha fatto finta di non vedere, beh, in quel caso è addirittura peggio.
Queste le parole dell'ex attaccante della nazionale: «A venti metri da dove si è verificato l'episodio c'era un gruppo di vigili. All'inizio, guardando loro, mi sono sentito protetto, ma invece di venirci a dare una mano si sono girati e hanno fatto finta di nulla».
E, almeno nella versione di Toni, diverse persone hanno circondato l'auto. L'hanno presa a pugni. Hanno sfasciato un vetro. Gettato nell'abitacolo una bottiglia di birra. E i vigili, appostati lì vicino hanno fatto finta di nulla.
Del tutto diversa la ricostruzione del comandante della polizia municipale di Avellino, Michele Arvonio: «Quello che dice Toni è totalmente falso. I vigili erano lì un'ora prima della partita e sono andati via solo dopo che tutti i tifosi hanno lasciato lo stadio. Ma erano lì per controllare i pedoni e le vetture che entrano all'interno dello stadio. Non hanno visto il momento dell'aggressione. Erano impegnati – com'è si può intuire – a fare altro. Del resto il servizio di ordine pubblico non spetta a loro. Si sono accorti di quello che stava accadendo solo quando hanno sentito il rumore del finestrino che andava in frantumi. A quel punto era tutto finito. Ma escludo in modo categorico che i vigili abbiano visto e non siano intervenuti. O che – addirittura – si siano girati dall'altra parte».