Ecco a che servono le docce del corso: parcheggio dell'anno

La mercedes nera parcheggia sotto i famosi gazebo. Nessuno interviene. Non è la prima volta ...

Siamo certi ora si farà qualcosa. Sarebbe infatti strano se il gesto rimanesse impunito.

Avellino.  

 

di Andrea Fantucchio

Quando credevamo di averle viste tutte, ecco che ad Avellino arriva un nuovo fantastico modo di parcheggiare senza far bagnare l’auto, in pieno corso Vittorio Emanuele, dove le macchine NON DOVREBBERO circolare e vigili sono sempre all'erta affinché questo avvenga. Eppure, pare che per qualcuno quelle regole non valgano, anzi, il protagonista della foto di copertina (raccolta dal gruppo Facebook "Non sei irpino se") riesce perfino a parcheggiare la sua auto, una mercedes nera, senza che si bagni nonostante il mal tempo.

Come? Semplice, utilizzando i famosi gazebo. Sì, proprio gli oggetti la cui funzione non è stata ancora identificata, bollenti d’estate freddissimi d’inverno, non adatti certo ad ospitare tavolini. Ma adesso, il genio della foto, uomo o donna non è dato sapere, svela a tutti l'arcano: le ribattezzate docce sono in realtà parcheggi coperti per uso personale.

Ma, umorismo a parte, ci chiediamo due cose: dove sono i vigili? Loro, sempre pronti, e a ragione ci mancherebbe, a sventolare la multa per far applicare la legge anche quando i parcheggi irregolari durano pochi minuti e sono causati dai cantieri e dalla mancanza di aree di sosta, quell’auto sembrano non averla notata. Eppure è stata parcheggiata lì, in pieno corso, per un bel po' questa mattina. Forse il proprietario voleva assicurarsi che non ricominciasse a piovere, prima di rimuovere la mercedes. Ma nessuno è intervenuto a dirgli/le nulla.

Seconda considerazione: esiste un circuito di telecamere che avrebbe dovuto fissare quelle immagini. A questo punto, ci sono tutti gli estremi per una multa salata. Arriverà? Noi ne siamo certi, anche perché sappiamo quanto solerte sia la polizia municipale nello svolgere il proprio lavoro. Però la segnalazione era doveroso farla: pare infatti, dalle testimonianze raccolte, che questa non sia la prima volta che quell'auto parcheggia in quel modo. Sarà l'ultima? Noi continueremo a vigilare.