Rinaldi: "I detenuti non sono dei relitti, serve sinergia per la rieducazione"

Diritti e carcere tra realtà e prospettive, monito da Grottaminarda

rinaldi i detenuti non sono dei relitti serve sinergia per la rieducazione

Diritti e carcere tra realtà e prospettive. Confronto a 360 gradi in Irpinia sulla situazione di emergenza che vivono diversi penitenziari in Campania. A confronto a Grottaminarda magistrati e avvocati...

Grottaminarda.  

Carcere, tra realtà e prospettive. L’affettività negata. Il regime detentivo, diritti ed esigenze di sicurezza.  Un incontro di stretta attualità quello che si è tenuto a Grottaminarda fortemente voluto da Emanuela Ianniciello, dottore di ricerca in diritto penale.

“Il carcere oramai rappresenta un problema per la nostra società. E’ necessario aprire la società al carcere per avere un rinnovamento di questa istituzione. Purtroppo viviamo tassi di affollamento importanti. Siamo al di sopra del 120%. La situazione - ha affermato Ianniciello - è tranquilla nella zona irpina in cui viviamo momenti di complessità, ma sicuramente non della portata di quelle casertane e napoletane.”

Giudizio preoccupante espresso dalla presidente del tribunale di Benevento Marilisa Rinaldi.

“Vengono meno quelli che sono i principi della nostra costituzione. Il carcere rappresenta quasi un paradosso rispetto ai diritti fondamentali e i principi espressi nella costituzione. C’è da fare ed importante è parlarne. Cercare di creare una sinergia tra la società, le istituzioni, il volontariato. L’importante è aprire le case circondariali, entrare, abbassare il ponte levatoio. I detenuti non sono dei relitti, non sono gli ultimi e devono essere tenuti in grande considerazione, affinchè possano reinserirsi nella società.”

Significativa la presenza della direttrice del carcere Campanello di Ariano Irpino Maria Rosaria Casaburo, che con forza e determinazione ha saputo fronteggiare al meglio diverse e delicate situazioni di emergenza negli ultimi anni soprattutto nel difficile periodo della pandemia.

“E’ importante aprirsi, portare la voce dell’istituto e soprattutto riflettere sui temi dell’istituto penitenziario al netto di eventuali momenti caldi. Ragionare di diritti, futuro, prospettive, di quello che si può effettivamente fare per avvicinarsi il più possibile al mandato istituzionale che è quello della risocializzazione delle persone ristrette.”

Iniziativa organizzata dal Rotaract Avellino est presieduto da Arcangelo Zullo in gemellaggio con Napoli est.  Al termine dei lavori c'è stato un aperitivo solidale il cui ricavato verrà devoluto in beneficenza alla casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere.