di Andrea Fantucchio
Una giornata internazionale per Ospedaletto d'Alpinolo. Nel comune irpino, questa mattina, è arrivato l'ambasciatore ucraino, Yevhen Perelygin. Per ringraziare la comunità e la Misericordia locale del dono che hanno fatto alla sua nazione: un'ambulanza destinata in Ucraina, dove imperversa la guerra. (Clicca sulla foto di copertina e guarda l'intervista. In collaborazione con Angelo Giuliani. Riprese: Annalisa Di Vito).
Quando arriviamo ci accoglie un gioco cromatico davvero particolare. L'azzurro e il giallo della Misericordia, sono gli stessi colori della bandiera ucraina. Quasi che anche il destino avesse voluto degnamente festeggiare l'arrivo dell'ambasciatore. E soprattutto la riuscita di questo progetto umanitario che ha già permesso di salvare diverse vita in ucraina. Vite che rischiavano di essere strappate via da un conflitto che i media nazionali, nell'ultimo periodo, hanno relegato in secondo piano. Ma in Ucraina, purtroppo, si continua a morire.
La Misericordia ci accoglie in modo eccezionale, in attesa dell'ambasciatore. E cominciamo a capire, fra una chiacchiera e l'altra, il senso del progetto del quale si parlerà oggi. Un'inziativa partita un anno fa. Grazie alla collaborazione della Misericordia locale, dell'associazione “Ucraini in irpina” e dell'ambasciata ucraina. (Stasera ore 19.45 tutte le interviste su Ottochannel).
Ci spiega il volontario partito per l'Ucraina, Enzo Guerra: «Un'esperienza difficile da comunicare a parole. Ho ancora negli occhi quelle zone devastate dalla guerra. E la grande ospitalità che ugualmente ci ha offerto la popolazione del posto. Contribuire all'aiuto del popolo ucraino e riprendere tutto con la fotocamera è un'esperienza indescrivibile».
Il sindaco, Antonio Saggese, ringrazia la sua comunità: «Ospedaletto si conferma paese all’avanguardia per il suo gran cuore. Grazie alla solidarietà del comune doniamo un’ambulanza fondamentale per una zona, purtroppo, ancora segnata dalla guerra. Oggi è un onore avere qui l'ambasciatore ucraino. Un privilegio raro al quale speriamo di rendere una degna accoglienza».
Luca Iannaccone, vicepresidente della Misericordia di Ospedaletto, ci chiarisce i dettagli: «Quando c’è stato chiesto in cosa potevamo essere d’aiuto, abbiamo pensato di dare questo mezzo. In modo da fornire un presidio permanente e un aiuto concreto a quelle zone colpite dalla guerra. Volevamo dimostrare, con un piccolo gesto, che la Misericordia non è solo soccorso ed emergenza, ma anche grande solidarietà a tutti i livelli. Poi la comunità ospedalettese si è dimostrata straordinaria. Rispondendo al nostro appello: abbiamo raccolto tanti generi alimentari e farmaci. E, a un anno dall'inizio della missione di solidarietà, possiamo dire che il progetto è stato un successo. L'ambulanza continua a operare con successo in quelle zone».
Poco dopo l'intervista, le voci dei presenti si affievoliscono. Arriva nel cortile un'auto nera. Ecco il console. Che ha subito un messaggio di gratitudine per gli ospedalettesi: «Un paese straordinario per la solidarietà dimostrata. Purtroppo, l'Ucraina da tre anni deve far fronte con un conflitto, del quale ultimamente si parla poco. Ma il paese soffre davvero. Una situazione che può risolversi soltanto con la collaborazione di tutti. E, in un simile scenario, la solidarietà come quella mostrata dal paese di Ospedaletto, si dimostra fondamentale. Grazie a quell'ambulanza si sono già salvate e si salveranno delle vite».
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