Caso Abete, Striscia la Notizia attacca altri 3 oltre Iannuzzi

Nuovo video del tg satirico. Contestati comportamenti di altri membri del servizio di sicurezza

Abete, scrive sulla sua pagina Facebook: “Guarda e condividi per amore della verità. La verità è che ci sono tanti poliziotti eccezionali indignati dal comportamento dei propri “colleghi”

Avellino.  

Striscia la Notizia torna alla carica sul “caso Abete” e lo fa grazie ad alcune segnalazioni giunte presso la redazione del tg satirico. Raccolte in un nuovo servizio andato in onda ieri sera. (Guardalo cliccando sulla foto di copertina)

Messaggi di poliziotti che, dice Abete sulla sua pagina Facebook, evidenzierebbero delle irregolarità tenute dal servizio d’ordine che ha fermato l’inviato di Striscia durante la visita del ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini.

Nel nuovo video di Striscia vengono così attaccati, oltre a Iannuzzi, anche il capo della Digos Francesco Cutulo per aver tolto il microfono ad Abete, il vicequestore Bianca Della Valle perché nonostante le mani alzate non avrebbe impedito che gli altri poliziotti spintonassero l’inviato di Striscia, e il membro della Digos Luca Ascolese, per aver detto in direzione di un cameraman che Abete aveva aggredito un funzionario.

Dichiarazione che almeno al momento, stando alle immagini reperibili, non troverebbe riscontro.

“Eppure – dice Ezio Greggio durante il servizio - l’unico indagato, pare, sia il nostro Luca Abete”

Proprio lui, Abete, scrive sulla sua pagina Facebook: “Guarda e condividi per amore della verità. La verità è che ci sono tanti poliziotti eccezionali indignati dal comportamento dei propri “colleghi”. Alcuni ci hanno scritto per fornirci un’analisti tecnica dei fatti di Avellino!
Se un cittadino avesse compiuto l’1% dei loro abusi, avrebbe giustamente passato dei brutti momenti, loro invece sono tutti lì al loro posto! Non è assurdo? Questo è il più grande oltraggio che si può fare alla polizia di stato e alla sua credibilità!”

Chissà se stavolta la questura deciderà di rispondere.