Protesta allevatori: mozzarelle di bufala a governo, parlamento e partiti

Quarto giorno di sciopero della fame di Fabbris, Noviello e Lombardo al Ministero della Salute

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"È per noi il gesto antico della condivisione contadina del cibo ma, anche un monito: intervenite prima che sia troppo tardi"

Caserta.  

Partiranno nella notte di martedi i 50 pacchi di mozzarelle di bufala offerti da 4 caseifici artigianali casertani che accompagneranno una lettera e dei documenti che gli allevatori e i casari del coordinamento unitario in difesa del patrimonio bufalino offrono a rappresentanti di governo, del parlamento ed ai segretari di partito.

Fra i destinatari, fra gli altri, si leggono i nomi del presidente del consiglio Giorgia Meloni, dei ministri Orazio Schillaci e Francesco Lollobrigida, dei segretari  dei partiti rappresentanti in Parlamento, dei presidenti delle commissioni agricoltura, attività produttive e sanità di camera e senato, dei parlamentari di maggioranza e opposizione che, in maniera unitaria, hanno sottoscritto i documenti di sostegno alle richieste degli allevatori.

Dopo aver ricordato i  due obiettivi posti a fondamento dello sciopero della fame in corso (l'adozione del decreto di nomina del commissario nazionale per la brc e la tbc e un incont"

Il monito: "L’allevamento della Bufala è, per legge, patrimonio nazionale e la transumanza è dichiarata dall’Unesco patrimonio dell’umanità. Intervenite prima che vengano cancellati e fintanto che doni come questi siano ancora possibili."

Intanto per Gianni Fabbris, Adriano Noviello e Sebastiano Lombardo è il quarto giorno dello sciopero della fame che stanno conducendo sotto il Ministero della salute in lungotevere Ripa assumendo solo un cappuccino la mattina e bevendo acqua (Fabbris con zuccheri e integratori per poter assumere la terapia diabetica cui è sottoposto); sciopero della fame che hanno ribadito ai numerosi allevatori che sono arrivati oggi al presidio, termineranno solo se e quando ci saranno state risposte.

Il coordinamento conferma le altre iniziative in corso: nei prossimi giorni diverse delegazioni di allevatori si recheranno dai prefetti nelle regioni interessate per sollecitare le risposte del Governo mentre martedi 23 aprile gli allevatori parteciperanno in diverse zone delle regioni coinvolte alle mobilitazioni indette dal Coordinamento Agricoltori e Pescatori Italiani.