Geloso, ancor di più dopo aver scoperto scambio di video e messaggi con un altro

Benevento. Interrogato, un 37enne caudino nega le accuse: ho salvato la vita a mia moglie

geloso ancor di piu dopo aver scoperto scambio di video e messaggi con un altro
Benevento.  

Ha negato gli addebiti – aver picchiato abitualmente la moglie, soprattutto dopo l'assunzione di alcol-, dicendosi stupito dal suo comportamento. Perchè, ha sostenuto, lui le avrebbe salvato la vita, evitando che si impiccasse, e lei, per tutta risposta, il giorno dopo era andata via da casa e lo aveva denunciato.

Assistito dagli avvocati Fabio Russo e Giacomo Buonanno, si è difeso così, dinanzi al gip Vincenzo Landolfi, un 37enne caudino indagato per maltrattamenti e lesioni aggravate, sottoposto al divieto di avvicinamento alla parte offesa con braccialetto elettronico. La misura era stata stabilita su richiesta del pm Stefania Bianco in una inchiesta dei carabinieri avviata quando avevano raccolto il racconto della malcapitata, colpita con schiaffi e pugni, alla fine di marzo, nel corso di una discussione.

Aveva riferito che la loro relazione era stata sempre costellata da condotte violente ed agressive nei suoi confronti. Lui l'avrebbe costantemente controllata, fin dai tempi del fidanzamento, perchè fortemente geloso, ma la situazione era degenerata nell'ottobre 2023, quando aveva scoperto uno scambioi di video e messaggi provocanti, via whats app, con un altro uomo.

L'aveva accusata di averlo tradito, le aveva tolto il cellulare e lo aveva sostituto con un altro, vecchio e privo di credito, con il quale non era possibile accedere ad internet né installare applicazioni social.