Arresto Festa: inchiodato dalle registrazioni mentre porta via il computer

La distruzione delle prove è uno degli elementi che porta all'arresto

arresto festa inchiodato dalle registrazioni mentre porta via il computer
Avellino.  

La sequenza è passata sul TG1, l'unico organo d'informazione ritenuto degno dagli investigatori di "pubblicare" una prova che può essere soltanto nella disponibilità della Procura: il sindaco Gianluca Festa mentre porta via il computer dal suo ufficio di piazza del Popolo. Un filmato che rappresenta la pistola fumante e alla base del possibile precipitare dell'inchiesta sfociata in mattinata nel suo arresto: la distruzione delle prove è una delle precondizioni, unitamente al pericolo di fuga, la pericolosità sociale, la reiterazione del reato, che può portare alle manette.

Lui, come in un film horror, porta via il pc che poi non è mai stato ritrovato dagli investigatori della Procura, nonostante blitz a casa sua, l'abitazione della madre e presso il Municipio. Tecnicamente, tra l'altro, quel pc dovrebbe essere di proprietà dell'amministrazione comunale, quindi un bene pubblico, a tutti gli effetti. Lo ha fatto mentre era evidentemente già indagato e quindi pesantemente sottoposto a sorveglianza da parte della Procura. I mezzi impiegati in questa indagine sono stati infiniti: solo per la registrazione della sequenza del furto del computer sono attive quattro diverse telecamere. Di qui la necessità, da parte di Gianluca Festa, attraverso l'aiuto di "agenti infedeli" come li ha definiti la Procura, di procedere alla bonifica del suo studio, con la rilevazione della presenza di cimici da parte di tecnici specializzati: nero su bianco nella nota diffusa dal procuratore Airoma.

Perché proprio ora pubblicare la sequenza? Perché proprio adesso procedere all'arresto, oltre al sindaco Festa sono finiti ai domiciliari uno dei due fratelli Guerriero e la dirigente Filomena Smiraglia? La riservatezza, la rigorosa osservanza dell'equidistanza, con la pubblicazione dei frame da parte del TG1 rappresenta un pericoloso abbrivio: la faccenda diventa politica. Puzzolente. Il clima è diventato da caccia alle streghe. Nell'elenco dei cattivi è finita (stamane lo abbiamo scoperto) anche il vice sindaco Nargi. Magari centra quella sciaguratissima Eurochocolate, per realizzare la quale sono piovuti soldi e richieste di piaceri. Qualcuno si è scomodato a chiedere un sostegno anche alla McDonald's: delirio di onnipotenza.

Una lettura "politica" sarebbe la pubblicazione, da parte di Festa, dei primi manifesti elettorali 6X3. Una volontà a ricandidarsi da stroncare sul nascere? Certe volte uno è degli amici che dovrebbe preoccuparsi.